BTP e Spread ad alta tensione: a cosa prepararsi nel breve

I BTP vedono il decennale su livelli elevati, con lo Spread ben sopra i 200 pbs: verso una svolta grazie alla BCE? La view di Sante Pellegrino.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione del mercato obbligazionario.

Il rendimento del BTP a 10 anni ha ritracciato un po’ dopo aver superato anche la soglia del 4%. Cosa aspettarsi dopo le ultime novità dalla BCE?

Il rendimento del BTP a 10 anni non è riuscito a confermare la figura di divergenza negativa, nonostante i due massimi consecutivi abbiano portato ad un ipercomprato molto forte: il primo top al 3,2% e il secondo al 4,2%.

Questi massimi crescenti non hanno sancito una divergenza per far sì che il rendimento decennale potesse scendere, ma siamo in forte ipercomprato e da qui a breve dovremmo necessariamente confermare queste divergenze negative.

Potremmo però assistere anche a dei nuovi massimi di periodo, con il decennale che potrebbe allungare verso il 4,5% o addirittura fino al 5%, ipotesi da non escludere a priori visto che ci sarà un aumento dei tassi e quindi il rendimento dovrà adeguarsi.

Per sperare in una discesa del decennale bisognerà attendere in primis una flessione sotto lo swing di mercato del 3,6%.

Oltre questa soglia si potrebbe anche vedere un ribasso fino al 3%, ma si tratta di un’ipotesi poco probabile nell’immediato, visto il ritardo con cui si sta muovendo la BCE.

Per quanto riguarda tutte le obbligazioni quotate, c’è stato un leggero recupero, ma sempre sui livelli di maggio.

L’indice delle obbligazioni quotate si trova a 88 euro per punto, quindi c’è stato un recupero dello stesso, visto che a inizio giugno eravamo a 78 euro per punto.

Un rimbalzo quindi interessante, che però non è favorito dalle tensioni sul rendimento decennale.

I minimi segnati nelle ultime giornate dall’indice dei BTP quotati, potrebbero segnare un punto di svolta, perchè si inizierà a lavorare sulla disincronia dei tassi per far sì che arrivi denaro a livello periferico e centrale.

Quale BTP sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?

Segnalo il BTP 2051 che nei giorni scorsi ha toccato un minimo interessante a 58,8 euro per contratto, da cui ha rimbalzato e sotto resistenza è stato respinto ieri.

Solo oltre l’ostacolo dei 62,75 si avrà una forte ripresa al rialzo del BTP 2051 fino alle successiva resistenze a 67,5 e a 70 euro.

E’ probabile che tali livelli siano raggiunti, perchè abbiamo una divergenza positiva segnata dai minimi decrescenti rispetto a quelli crescenti degli indicatori di momentum. 

Zona di allarme per il BTP 2051 è sotto i 57, ma uno scenario di questo tipo significherebbe una crisi dell’intero sistema italiano che al momento però sarei portato a escludere.

Uno sguardo al BTP 2072 che ha un tasso di interesse più alto, dovrebbe riallinearsi rispetto al rendimento del 2051 e dovrebbe riportarsi verso la resistenza a 67,5.

Da lì il titolo potrebbe recuperare fino alla resistenza successiva a 72,5, mentre il segnale molto negativo scatterebbe sotto i 60, evento però poco probabile, anche alla luce delle ultime indicazioni della BCE che punta a creare una sorta di scudo anti-spread.

Da monitorare anche il BTP 2067 che è un po’ il benchmark perchè, tra i titoli con scadenza più lunga e con il tasso più elevato, è un po’ allineato al rendimento attuale che andrebbe scontato del valore dell’inflazione.

Il BTP 2067 ha toccato i 75 euro e lì ha trovato supporto come già accaduto in passato.

Questo titolo si dovrebbe muovere meglio rispetto agli altri e una volta superati i 78 euro, recupererà velocemente quota 87-90.

Cosa può dirci degli ultimi movimenti dello Spread BTP-Bund?

Lo Spread BTP-Bund ha toccato un livello importante e delicato, ma non tanto allarmante e mi riferisco alla soglia dei 250 punti base.

C’è molta volatilità che si è innescata da quanto abbiamo toccato i 220 basis points, ma in parte è calmierata dall’indicazione della BCE di voler creare una barriera anti-spread.

L’Eurotower sta studiando uno strumento nuovo per tenere a bada la volatilità che c’è sui BTP e sugli Spread. Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco è stato respinto da una resistenza ed è andato a chiudere un gap aperto nel 2020 in area 240 punti base. 

Perchè lo Spread BTP-Bund possa calmarsi sarà necessario un ritorno sotto i 205 punti base, oltre cui si aprirà uno scenario negativo e quindi di minori tensioni per tutti i BTP.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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