BTP e Spread in festa dopo Fed e BCE: e ora? I titoli chiave

Spread e BTP reagiscono bene al verdetto delle due Banche Centrali più importanti al mondo. Cosa aspettarsi?

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione del mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si sta restringendo dopo i meeting della Fed e della BCE. Quali le attese per le prossime sedute?

Dopo aver toccato il minimo a 170/168 punti base a gennaio, lo Spread BTP-Bund è tornato un po’ a salire, ma fortunatamente la barriera dei 200 basis points sembra essere forte.

Spread BTP-Bund calerà ancora?

Questa soglia ha creato una resistenza importante e dopo l’annuncio della Fed e della BCE sui tassi, ha definito una barriera fortissima.

Ciò per fortuna rallegra un po’ tutti e alimenta la fiducia nella possibilità che lo Spread BTP-Bund si mantenga al di sotto dei 200 punti base.

La mia idea è che il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco possa muoversi in un range compreso tra i 170 e i 210 punti base.

BTP: le attese sul rendimento a 10 anni

Il rendimento del BTP a 10 anni crolla nuvoamente sotto la soglia del 4%. Si aspetta ulteriori ripiegamenti nel breve?

Tanto la Fed, quanto la BCE e la Bank of England hanno alzati i rispettivi tassi di interesse, la prima nell’ordine dello 0,25% e le altre due nella misura dello 0,5%.

Grazie a questo incremento del costo del denaro tutti i rendimenti dei titoli decennali europei e statunitensi stanno scendendo.

Per il rendimento del BTP a 10 anni fortunatamente viene confermata la barriera del 4,4% e in questo momento viaggiamo al di sotto della soglia del 4%.

Un ottimo passo in avanti per il decennale che dovrebbe a mio avviso rimanere stabile tra il 4,4% e il 3,8%.

I BTP sotto la lente

Quali sono i BTP che sta tenendo d’occhio più di altri in questa fase di mercato e quali le attese ora?

Per l’indice dei BTP quotati si segnala un recupero molto importante, tanto che da un minimo di 84 euro per contratto si è saliti a 88 euro, grazie anche all’effetto dell’azione delle Banche Centrali.

Il BTP 2067 ha recuperato dal supporto dei 71 euro, rimbalzando fino alla resistenza a 74,26 euro.

Il BTP con scadenza 2067 è il più importante, visto che funge da benchmark per tutto il mercato obbligazionario.

Il superamento dello swing a quota 76 euro aprirebbe la strada per un rialzo più forte, con possibili allunghi fino ad area 80 euro.

Diversamente un ritorno al di sotto dei 71 euro favorirà uno scenario negativo con discese fino a 67 euro prima e a 65 euro dopo.

Passando alla scadenza più breve del BTP 2051, c’è un recupero dal supporto dei 59 euro per contratto con obiettivo ora i 63 euro, oltre cui ci sarà l’incrocio dello swing rialzista a 65 euro.

Focus su Bund e Treasury

Come valuta l’attuale impostazione del rendimento del Bund e del Treasury a 10 anni e quali i possibili scenari ora?

Il rendimento del Bund a 10 anni ha trovato una barriera intorno al 2,3%, la cui tenuta ha favorito un ripiegamento verso il 2%.

Anche in questo caso mi aspetto un movimento in trading range, nell’intervallo compreso tra l’1,95%-2% e il 2,4%, fermo restando che solo un crollo forte dei mercati azionari potrà far salire in maniera poderosa i rendimenti dei titoli a 10 anni.

Passando al Treasury a 10 anni, il rendimento viaggia sotto il 3,5% che ha fatto da barriera e ora si trova intorno al 3,3%.

Questa è una soglia di supporto e solo con la violazione della stessa si potrà scendere fino al 3%, diversamente si salirà verso l’area del 3,6%.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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