Buzzi Unicem scende, ma arriva una buona notizia dal Tar

Buzzi Unicem cala anche oggi, senza beneficiare dell'ok del Tar del Lazio all'utilizzo di rifiuti come combustibile alternative nelle cementerie.

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Un'altra seduta in discesa per Buzzi Unicem che dopo il calo di ieri ha continuato a perdere terreno oggi, mostrando una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.

Buzzi Unicem ancora in calo

Il titolo, dopo aver ceduto ieri quasi un punto percentuale, ha accusa una flessione un po' più ampia oggi.

A fine giornata infatti Buzzi Unicem ha terminato gli scambi a 21,26 euro, con un ribasso dell'1,44% e circa 600mila azioni transitate sul mercato, al di sotto della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 700mila pezzi.

Buzzi Unicem: ok Tar Lazio a rifiuti come combustibile in cementerie

Buzzi Unicem oggi ha perso terreno malgrado le buone notizie arrivate dal Tar del Lazio, da cui è arrivato il via libera all'utilizzo dei rifiuti come combustibile alternativo nelle cementerie.

Il Tar della Regione guidata da Zingaretti di fatto ha dato ragione a Buzzi Uimcem, respingendo il ricorso di Legambiente contro l’autorizzazione data dalla Regione Emilia-Romagna a Buzzi Unicem per l’utilizzo nell'impianto di Vernasca del CarboNext, un combustibile solido secondario, composto da rifiuti solidi urbani e industriali/commerciali.

Buzzi Unicem: 2 aspetti chiave nella decisione del Tar

Nella sua decisione il Tar ha sottolineato due aspetti chiave, il primo dei quali è dato dalla piena validità del decreto Clini del 2013 che autorizza l’utilizzo del combustibile solido secondario in linea con le regole europee.

Il secondo aspetto è relativo al beneficio ambientale legato all’utilizzo di combustibile alternativo ottenuto con rifiuti in sostituzione dei combustibili fossili.

Legambiente sta valutando la possibilità di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.

Buzzi Unicem: i risvolti attesi dalla sentenza del Tar

Quest'ultima, secondo gli analisti di Equita SIM potrebbe portare ad un maggior utilizzo di combustibili alternativi in Italia, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2.

Il maggior utilizzo di combustibili alternativi rientra tra le strategie identificate da Cembureau, associazione europea del cemento, nella sua roadmap per abbattere le emissioni di Co2 e raggiungere la carbon neutrality al 2050.

In quest’ottica, gli analisti sottolineano che il tasso di sostituzione dei combustibili fossili con combustibili alternativi in Italia è ancora molto basso rispetto agli altri paesi europei.

Per Buzzi Unicem nel 2019 la sostituzione calorica da combustibili alternativi in Italia era pari al 14% rispetto al 69% in Germania e al 47% in Lussemburgo.

Immutata la view positiva di Equita SIM che sul titolo ribadisce la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 26,7 euro.