Cresce l'attesa per l'ECB e il CPI USA

Modestissimo assestamento ieri sera (Lunedì) per l'S&P 500 con un -0.08%.

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Modestissimo assestamento ieri sera (Lunedì) per l'S&P 500 con un -0.08%. Il consolidamento ha coinvolto i ciclici e le banche (anche perchè i tassi non fanno che scendere) mentre la loro debolezza è stata bilanciata dalla forza del tech e in particolare del biotech, grazie all'approvazione del nuovo farmaco per l'Alzheimer di Biogen, che ha fruttato un +38% all'azione ed causato effervescenza in tutto il settore.

Stanotte il clima nella seduta asiatica è stato opaco, con la sola Sydney, tra le principali piazze, in grado do chiudere con un marginale progresso. Le news macro non sono state male. Il GDP giapponese del primo trimestre è stato rivisto al rialzo (-3.9% annualizzato, da -5.1%) anche se il grosso della revisione arriva da scorte e consumi del Governo, mentre quelli privati sono stati marginalmente rivisti al ribasso. Rivisti al rialzo gli investimenti. Bene anche la business confidence di giugno in Australia.

Meno positivo il newsflow sul fronte geopolitico:

  • il WSJ ha riportato che l'ipotesi di una genesi di laboratorio del Covid sarebbe plausbile. Dubito che una cosa del genere verrà mai provata (non conviene a nessuno, per le conseguenze geopolitiche che porterebbe) ma comunque è sicuramente un motivo di frizione;
  • in compenso la Cina sta approntando una legge contenente rappresaglie contro le sanzioni USA.

A proposito di quanto detto ieri sui flussi in entrata verso Europa, e relativo supporto per la Divisa Unica, oltre che per gli asset europei, Bloomberg ha riportato notizia di un flusso in entrata record su un ETF di Blackrock che replica il MSCI Eurozone (1.1 miliardi di $). Bloomberg lo vede come un segnale del recente interesse verso l'azionario continentale.

Il tono con cui è iniziata la seduta europea è quello marginalmente costruttivo visto nella giornata di ieri. Sul fronte macro, piccola delusione riservata dalla produzione industriale tedesca di Aprile (-1% vs +0.4% stimato), ma l'impressione, confrontando i dati con gli ordinativi all'industria, è che le difficoltà di approvvigionamento costituiscano la causa principale del "miss". La circostanza è confermata dalla debolezza della produzione di Auto. La Zew Survey tedesca di Giugno ha mostrato un forte recupero della componente "current situation ( da -40 a -9 vs attese per -28) e un ridimensionamento delle attese (da 84.4 a 79.8 vs stime per 86).

Venendo al GDP Eurozone del primo trimestre, la revisione ne dimezza il ridimensionamento (da -0.6% a -0.3% trimestre su trimestre). In altre parole l'economia EU ha sopportato ancora meglio delle stime i lockdown invernali, anche se permangono grosse differenze tra paesi.

Peraltro, il clima sui mercati continua ad essere di attesa nei confronti degli eventi di Giovedì, ovvero la riunione ECB, e il CPI USA di Maggio.

Riguardo il primo evento, la retorica dei membri ha fatto rientrare in gran parte i timori di una significativa riduzione dei ritmi di acquisto di bonds sotto il PEPP, incrementati a Marzo.

Ha senso quest'ottimismo? Probabilmente si. Sembra improbabile che Lagarde e C, dopo essersi spesi per ottenere un repricing da parte del mercato, confermino invece che il ritmo verrà rallentato. Inoltre, al Governing Council non conviene precedere la FED con una svolta anche marginalmente hawkish, visto dove sta l'€. Quindi, dando per scontato che una discussione sul tapering del PEPP sia da escludere, visto che nemmeno la FED la ha intrapresa, e che probabilmente il ritmo degli acquisti verrà lasciato sui livelli attuali, il punto focale del meeting diventa se la Lagarde segnalerà che il passo attuale verrà mantenuto per tutto il terzo trimestre, cosa che sarebbe intesa come un outcome accomodante dal mercato, o se comunicherà che si vive alla giornata.

Riguardo il secondo, è sorprendente notare come il run up verso il CPI veda il mercato ridimensionare i timori di inflazione e prendere beneficio sulle relative scommesse. I breakeven inflation US hanno passato le ultime sedute a correggere, ben più di quelli Eurozone.

Vedremo se anche questa fiducia è ben riposta.

In tarda mattinata europea è stato pubblicato il NFIB Small Business Optimism di Maggio, che ha marginalmente deluso (99.6 da prec 99.8 e vs stime per 101). Il principale problema dei piccoli imprenditori sembra essere quello di reperire manodopera, con quasi la metà che si dichiara incapace di assumere i lavoratori necessari. L'economista del NFIB Dunkelberg ha dichiarato che le ditte stanno alzando le remunerazioni e che i costi in aumento stanno venendo trasferiti ai clienti.

Nel primo pomeriggio abbiamo ottenuto un altro rilevante pezzo di informazione sul mercato del lavoro. Le aperture di posizioni lavorative hanno fatto segnare ad Aprile (si, il mese in cui i nuovi occupati sono stati di 650.000 unità inferiori alle attese) il nuovo record storico, con 9.286.000 posizioni, circa un terzo in più dei livelli pre pandemia. Le separazioni volontarie sono state quasi 4 milioni, un altro massimo storico, a dimostrazione di un mercato molto dinamico, mentre i licenziamenti sono ai minimi storici.

Questi numeri rafforzano l'impressione che gli ultimi 2 labour market report non rendano giustizia al vero stato del mercato del lavoro, o quanto meno conducano ad una robusta sottostima della domanda. E' il caso di osservare che la destagionalizzazione confonde un po' le acque: i numeri non destagionalizzati degli ultimi 2 mesi hanno superato il milione di nuovi occupati/mese. Vedremo come andrà Giugno, ma l'impressione è che mai come in questo caso i numeri del mercato del lavoro siano un indicatore lagging dello stato dell'economia.

Nel pomeriggio, il clima di attesa a Wall Street è proseguito. A fronte di una price action abulica, vi sono stati 2 catalyst esterni. Il primo è stato un black out su numerosissimi siti internet causato da un malfunzionamento di una società US di cloud computing, che alcuni hanno attribuito ad un attacco Hacker. Ironicamente alla risk adversion causata da questo incidente è stata attribuita l'accelerazione al ribasso dei rendimenti globali, il che può ben essere, ma in realtà l'impatto sull'azionario è stato modesto se non irrilevante: Wall Street ha conservato il tono incerto che aveva prima delle news. E' peraltro vero che nel caso del fixed income le news saranno andate a impattare su un positioning reso difensivo dall'incombere del CPI US e da alcuni residui timori per il meeting ECB.

Il secondo catalyst lo ha fornito il capo del U.S. Internal Revenue Service, richiedendo nuovamente una regolamentazione delle Crypto, che permetta di raccogliere i dati dei pagamenti superiori a 10.000$. Su un asset class già in calo, l'annuncio ha prodotto perdite a 2 cifre che hanno ottenuto un modesto effetto su New York in concomitanza con la chiusura europea.

Così gli indici EU chiudono con variazioni marginali, avendo dilapidato i modesti vantaggi accumulati nel pomeriggio. A livello settoriale, più impattate le auto e le banche, che cedono sempre quando i rendimenti mostrano la tendenza a scendere. Infatti oggi i cali seguiti alle news sul presunto cyberattacco si sono dimostrati persistenti e i rendimenti mostrano discese generalizzate. In calo anche lo spread, dopo che un ottima domanda al collocamento del 10 anni BTP sindacato ha prodotto robuste ricoperture nel pomeriggio, in particolare in concomitanza con il suo pricing. Poco mossi i cambi dopo una seduta caratterizzata da modesta direzionalità. Dopo la chiusura la debolezza sulle crypto è parzialmente rientrata, e Wall Street ha recuperato, portandosi marginalmente in positivo, e a meno un decimo di punto percentuale dal massimo storico. Avremo un altro record questa settimana? Credo di si.