Crollo al Nasdaq per eBay. Outlook post-pandemico deludente

Crollo di quasi l'8% al Nasdaq per eBay nonostante risultati in crescita. Deludente l'outlook post-pandemico. Utenti attivi sono calati del 9% nel trimestre.

Crollo di quasi l’8% in after market per eBay (la seduta di mercoledì si era già chiusa con una perdita dell’1,02% al Nasdaq), dopo che l’ex sito di aste, da tempo diventato uno dei principali player globali di e-commerce, ha comunicato risultati per il quarto trimestre 2021 in linea con le aspettative del mercato. A deludere Wall Street è stato però l’outlook post-pandemico che evidenzia limitata fiducia da parte di eBay sul comportamento dei consumatori dopo la fine della crisi del Covid-19. Il gruppo di San Jose si attende infatti per l‘esercizio 2022 un eps rettificato compreso tra 4,20 e 4,40 dollari, contro i 4,51 dollari del consensus di Reuters. La guidance in termini di ricavi è invece per 10,3-10,5 miliardi, anche in questo caso sotto agli 11,0 miliardi stimati dagli analisti.

Trimestre in crescita ma per eBay è crollo al Nasdaq su outlook 

E a dare fiato al titolo sul listino non è bastato neppure l’aumento del 22% della cedola trimestrale né l’approvazione da parte del board di un nuovo buyback da 4 miliardi di dollari. In ogni caso negli ultimi tre mesi del 2021, i profitti netti sono saliti da 591 milioni di dollari, pari a 85 centesimi per azione, a 647 milioni, e 1,05 dollari contro gli 1,00 dollari del consensus di FactSet. I ricavi sono cresciuti del 5% annuo a 2,61 miliardi, contro i 2,60 miliardi stimati dagli analisti. Tuttavia anche la trimestrale ha dato segnali di un deciso rallentamento. In una sorta di mini-choc (che ricorda quello di Meta Platforms ma la holding di Facebook opera in un segmento diverso per quanto affine), eBay ha infatti registrato un declino del 9% annuo per il numero degli utenti attivi, scesi a 147 milioni a fine dicembre.

Outlook post-pandemico spinge eBay a crollo dell’8% al Nasdaq

E rallentamento è stato anche per uno dei principali indicatori del business di eBay, ovvero il Gross merchandise volume (Gmv), che misura il valore di tutte le merci scambiate sulla piattaforma. Nel quarto trimestre il Gmv è infatti crollato del 10% annuo a 20,73 miliardi di dollari. E questo nonostante eBay e gli analisti avessero molto più ottimismo sui benefici che il gruppo californiano avrebbe potuto avere dall’impatto della crisi dei chip (e dai problemi alla supply chain) sui player tradizionali della grande distribuzione. In prospettiva, poi, eBay prevede un ulteriore declino intorno al 5% per il Gmv, per lo meno nel primo semestre di quest’anno.

Outlook deludente ma già nel quarto trimestre calano utenti eBay

“A conclusione di un anno molto positivo, sono orgoglioso del nostro team per avere realizzato un altro trimestre solido. Investendo nella nostra strategia per promuovere una crescita sostenibile, abbiamo aumentato la soddisfazione dei clienti, migliorato l’esperienza di venditori e acquirenti e restituito valore ai nostri azionisti”, ha dichiarato il chief executive Jamie Iannone, esprimendo un ottimismo che, per ora, non si può dire certo abbia contagiato Wall Street. Va notato, però, che eBay sta cercando di cambiare il suo modo di fare business, dando più spazio ai prodotti a maggiore valore aggiunto. Iannone ha sottolineato che la società continuerà a investire su categorie come sneaker e borse da donna, da cui si attende una significativa crescita. E il chief executive ha ricordato che eBay si è concentrata sugli “acquirenti di alto valore”: già oggi c’è un 20% di utenza che genera il 75% del Gmv complessivo. (Raffaele Rovati)

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