Top Ipo a Wall Street quest'anno? CureVac, grazie al vaccino

Quali sono state le migliori Ipo di Wall Street quest'anno? Al top CureVac volata del 600% al Nasdaq grazie al vaccino contro il Covid-19 in sviluppo.

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In un mercato reso ancora più volatile del solito dalla pandemia di coronavirus e dai suoi effetti collaterali, in negativo e in positivo, scegliere quali siano le migliori Ipo di Wall Street non è facile, anche se nella ricerca si viene aiutati proprio dal Covid-19. La vincitrice, tra i collocamenti concretizzatisi su Nyse e Nasdaq negli ultimi dodici mesi, è indiscutibilmente la tedesca CureVac. Passata da un pricing di 16 dollari al debutto lo scorso agosto ai 111,48 dollari della chiusura di venerdì (lunedì Wall Street è rimasta ferma per la celebrazione del Memorial Day). Il rimbalzo è stato di poco inferiore al 600% al Nasdaq.

CureVac al top tra le Ipo di Wall Street quest'anno

CureVac, apprezzatasi del 596,75% dal 14 agosto, ha ovviamente beneficiato del fatto di essere una delle start-up, come Moderna e BioNTech, specializzate nello sviluppo di farmaci basati sull'Rna messaggero. Rispetto alle rivali CureVac è arrivata in ritardo con il vaccino per il Covid-19 ma in gennaio la società ha siglato un accordo con il colosso chimico-farmaceutico Bayer per accelerarne lo sviluppo e per l'estate dovrebbero arrivare risultati definitivi dei test clinici dopo quelli preliminari, già decisamente incoraggianti. CureVac aveva già segnato un rimbalzo del 249% nella prima sessione al Nasdaq, chiudendo 55,90 dollari, e da allora il prezzo del titolo è quasi raddoppiato.

Grazie al vaccino di CureVac il collocamento top

Tuttavia una performance esaltante al debutto non è la prima indicazione del successo di un'Ipo. Non tutti i migliori debutti dell'ultimo anno sono infatti partiti bene. Barron's ha stilato la sua classifica delle migliori Ipo (con capitalizzazioni superiori al miliardo di dollari) evidenziando collocamenti come quello di Zim Integrated Shipping. In questo caso non si tratta di una start-up, tutt'altro: il gruppo dello shipping israeliano nasce infatti alla fine della Seconda guerra mondiale ma solo nel 2021 (in gennaio per la precisione) ha esordito al Nyse, perdendo il 23% nella prima seduta. Da allora, però, Zim si è rifatta: grazie a un guadagno del 209,33% è infatti la seconda migliore proprio alle spalle di CureVac.

In scia a CureVac, l'israeliana Zim e Academy

Copione simile per Academy Sports & Outdoors: fondazione nel 1938, debutto nell'ottobre 2020 a 13 dollari, chiusura a 12,99 dollari e il successivo rimbalzo del 181,00% al Nasdaq. Il retailer texano di abbigliamento sportivo, va considerato, era in utile quando ha realizzato l'Ipo. E questa è abbastanza una rarità a Wall Street. Nell'ultimo trimestre, poi, Academy ha messo a segno un rimbalzo dei profitti netti del 416% annuo. A completare la top five delle Ipo dell'ultimo ci sono il costruttore della Florida Dream Finders Homes e la società di software texana BigCommerce Holdings, in crescita del 144,38% e del 126,63% dal debutto al Nasdaq (rispettivamente lo scorso gennaio e nell'agosto 2020).

(Raffaele Rovati)