Fari puntati su Datalogic dopo trimestrale

Datalogic sale del 9% circa questa mattina in scia alla prima trimestrale del 2021. Ricavi in crescita e buone previsioni per il 2021 fanno ben sperare anche per il futuro. E' in arrivo il dividendo. Ecco i prossimi target per il titolo

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Datalogic sale del 9% circa questa mattina in scia alla prima trimestrale del 2021. Ricavi in crescita e buone previsioni per il 2021 fanno ben sperare anche per il futuro. Ecco i prossimi target per il titolo

Datalogic, primo trimestre molto positivo

Datalogic archivia il primo trimestre con risultati ottimi. Il risultato netto torna ad essere positivo per 9 milioni di euro circa dal rosso di 4,3 milioni del primo trimestre dello scorso anno. Le stime di crescita per i ricavi per l’anno in corso sono positive e a doppia cifra, in un intervallo compreso tra il 16% e il 20% di aumento sul 2020.

Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic, leader mondiale nei settori dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2021. 

Ecco in dettaglio i risultati: 

  • I ricavi sono saliti a €135,4 milioni, in crescita del 17,4% a cambi costanti rispetto al primo trimestre del 2020;
  • L’EBITDA Adjusted è triplicato a €21,6 milioni rispetto al primo trimestre 2020 con EBITDA margin Adjusted al 16,0%;
  • Il risultato netto è pari a €9,0 milioni;
  • L’indebitamento finanziario netto risulta di €30,9 milioni, la posizione finanziaria netta è positiva a €4,0 milioni pre-acquisizione MD;
  • La neo acquisita MD Microdetectors contribuisce per il 2,5% alla crescita del Gruppo.   

Soddisfatto l’Amministratore Delegato di Datalogic

Questo il commento dell’Amministratore Delegato del Gruppo Datalogic, Valentina Volta: “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati conseguiti nel primo trimestre dell’anno. Con una raccolta ordini superiore al 30%, abbiamo registrato un fatturato organico, a cambi costanti, in aumento del 15% a causa di una carenza di componenti che ha impattato il settore nella ripresa post Covid. Sul fronte della marginalità siamo tornati a livelli pre Covid registrando la migliore performance di sempre nel primo trimestre dell’anno, grazie alle efficienze raggiunte sui costi di struttura e pur mantenendo un livello di investimenti in R&D pari a circa l’11% sul fatturato. La ripresa post Covid in tutti i settori in cui operiamo e in tutte le aree geografiche e l’attuale trend degli ordini ci rendono confidenti in un recupero integrale del calo di fatturato del 2020 in questo esercizio e una crescita di oltre il 40% nel secondo trimestre.” 

Datalogic, crescita organica a doppia cifra

Nel corso del primo trimestre 2021 il Gruppo ha saputo cogliere i primi segnali della ripresa economica riuscendo a conseguire una crescita organica a doppia cifra in tutte le geografie, nonostante il perdurare di alcuni elementi di incertezza indotti dal Covid e dallo shortage di componenti che hanno comunque rallentato la ripresa del fatturato nei primi mesi dell’anno. 

Il recupero di tutti i mercati nel primo trimestre 2021 è risultato più marcato in Asia dove la crescita organica dei volumi del 40,6% sconta anche un confronto con l’anno precedente che era stato maggiormente penalizzato dagli effetti del Covid-19. La performance organica dei mercati europei ed americani, rispettivamente a +12,0% e +11,2%, evidenzia invece andamenti particolarmente positivi, sia in ragione di una base di confronto con un primo trimestre 2020 caratterizzato da performance sostanzialmente pre-Covid, sia per la decisa inversione di tendenza rispetto all’ultimo trimestre del 2020. 

Datalogic, attese positive per il secondo trimestre

Nonostante permangano alcuni elementi di incertezza circa gli effetti di contenimento della pandemia attraverso l’esecuzione dei piani vaccinali e lo shortage dei componenti, il solido tasso di crescita della presa ordini in tutte le geografie e un backlog eccezionalmente superiore rispetto allo stesso periodo del 2020, consentono di formulare attese molto positive per il secondo trimestre dell’anno, quando il Gruppo si aspetta di raggiungere una crescita dei ricavi nell’intorno del 40% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente. 

Nonostante la crescente pressione sul margine lordo di contribuzione indotta dallo shortage, le efficienze raggiunte e una struttura dei costi maggiormente flessibile consentono di mantenere le previsioni di profittabilità operativa del secondo trimestre sostanzialmente in linea con il primo trimestre. 

Previsioni incoraggianti per l’intero 2021

Le previsioni di crescita per l’anno 2021 rimangono positive e a doppia cifra, in un range tra il 16% e il 20% rispetto al 2020. Il Gruppo continua a bilanciare investimenti e controllo dei costi sulla base dell’evoluzione dei mercati e del trend inflazionistico, indotto dalla insufficiente disponibilità di componenti, senza trascurare la roadmap strategica di sviluppo prodotto. 

Nonostante la ripresa dei volumi possa rendere necessario l’investimento in risorse strategiche ed operative, per l’anno in corso il Gruppo mantiene l’obiettivo di un miglioramento dell’EBITDA tra 2 e 3 punti rispetto al 2020. 

Consensus Bloomberg vede ricavi in aumento

Il consensus di Bloomberg per l’anno in corso è di ricavi in aumento del 17,5% a 564 milioni, di un ebitda in crescita del 34% a 78,5 milioni e di una marginalità del 14% circa.

Dividendo in arrivo

A fine aprile era stata approvata la distribuzione di un dividendo pari a 0,17 euro per un totale di 9,9 milioni di euro, con stacco cedola, record date e pagamento rispettivamente nei giorni del 24, 25 e 26 maggio 2021.

Giudizi positivi dei broker

A marzo Equita Sim aveva confermato il giudizio “buy” con prezzo obiettivo a 20,5 euro per azione.

Per Intesa Sanpaolo il giudizio è “add”, il prezzo obiettivo di 21,1 euro.

Secondo Banca Akros il target price di Datalogic è a 20,7 euro, il giudizio è “accumulate”.

Quadro grafico incoraggiante

Il titolo ha toccato oggi un massimo a 18,58 euro dopo aver terminato ieri a 16,70 euro. A 17,65 euro i prezzi si sono lasciati alle spalle la trend line ribassista disegnata dal top di marzo inviando un segnale di forza. Questa linea può infatti essere considerata il lato alto del "flag" che contiene i prezzi dal top di marzo. Un "flag" è una figura di continuazione, ovvero interrompe solo temporaneamente la tendenza in essere, in questo caso quella dai minimi di fine ottobre 2020, che può quindi riprendere nel momento in cui il "flag" viene abbandonato. Ulteriori conferme positive verrebbero al di sopra del massimo di marzo a 19,52, prossimo target per il rialzo nel breve termine. Oltre quei livelli l'obiettivo si sposterebbe a 21,80, 50% di ritracciamento del ribasso dai massimi di gennaio 2018. Solo il ritorno al di sotto di area 17,50 negherebbe i segnali di forza appena inviati.

(Alessandro Magagnoli)