Diasorin tenta il rimbalzo dopo i conti. Broker in azione

Diasorin sotto la lente all'indomani dei risultati dello scorso anno.

Furia francese e ritirata spagnola per Diasorin che dopo una corsa iniziale, durata peraltro pochi minuti, si è mosso con decisione a passo di gambero.

Diasorin prova a recuperare

Il titolo, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un affondo di circa quattro punti percentuali, oggi ha avviato gli scambi in salita ed è arrivato a toccare un top intraday a 101 euro.

Da questo livello si è avuto un ritracciamento e ora Diasorin viene fotografato a 98,64 euro, con un rialzo dello 0,65% e oltre 138mila azioni passate di mano fino a ora, già sopra la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 135mila.

Diasorin: i conti del 2022

Diasorin ha provato invano a rimbalzare dopo il netto calo di ieri seguito alla presentazione dei risultati del 2022, chiuso con un utile netto in flessione da 310,7 a 240,1 milioni di euro.

I ricavi sono saliti del 10% a 1,361 miliardi di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso da 986 a 907 milioni di euro.

Con riferimento al solo quarto trimestre, i ricavi sono scesi del 7,8% a 349,1 milioni di euro, mentre l’utile netto ha riportato una contrazione del 54,2% a 37,2 milioni e l’Ebitda adjusted è calato del 23,7% a 123 milioni di euro.

Per gli analisti di Equita SIM, la top-line del quarto trimestre è leggermente sotto le stime per un minor contributo Covid-19, mentre il business ex-covid è allineato alle attese.

Diasorin: la guidance per il 2023

Passando alla guidance per il 2023, Diasorin prevede ricavi totali in flessione di circa il 14% e ricavi covid per circa 60 milioni di euro, in flessione del 75% rispetto al 2022, mentre l’Ebitda margin è atteso a circa il 34%, contro il 36,5% atteso da Equita SIM che parla di una guidance inferiore alle attese a livello di margini.

Il lancio delle piattaforme Liaison Plex (multiplexing) e NES (point-of-care) è ora atteso nel 2024, ragionevolmente all’inizio dell’anno, per tempistiche studi clinici e problemi di supply chain.

Nonostante questi ritardi, Diasorin ha confermato i target del piano industriale 2022-2025, che prevedono un fatturato pari a 1,5 miliardi di euro, con margini al 38%.

Diasorin: Equita SIM rivede le stime

Gli analisti di Equita SIM assumono ora una crescita più moderata del molecolare nel 2023-2025, in parte anche per i ritardi legati al lancio delle nuove piattaforme, mentre lasciano sostanzialmente invariate le altre divisioni.

Complessivamente, le stime sul fatturato 2023-2025 sono state tagliate in media del 5%, quelle di Ebitda dell’8% e le previsioni relative all’EPS adjusted nell’ordine del 10%.

La SIM milanese fa sapere che le sue stime 2023 sono coerenti con la guidance, mentre è circa il 10% sotto l’indicazione relativa all’Ebitda 2025 contenuta nel piano industriale.

Gli analisti restano confidenti sulla validità della pipeline di DiaSorin, su cui si aspettano crescente visibilità nel corso dell’anno.

Le indicazioni del management insieme alla guidance riducono secondo gli esperti le incertezze emerse negli ultimi mesi con il titolo che ha scontato la revisione delle stime.

Per questo motivo Equita SIM ribadisce la sua view positiva su Diasorin, con la conferma di una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo tagliato del 9% a 123 euro.

Diasorin: la view di Banca Akros

Anche i colleghi di Banca Akros hanno ridotto il target price da 140 a 112 euro, con una modifica del rating da “buy” ad “accumulate”.

Gli analisti parlano di una debole redditività nel 2022, accompagnata da un outlook 2023 decisamente peggiore del previsto.

Per Banca Akros i fondamentali dell’equity story e i driver strategici restano solidi, ma gli eventi negativi inattesi che incideranno sulla performance di quest’anno inducono a rivedere al ribasso le stime.

Diasorin: Mediobanca resta cauta

Cauti gli analisti di Mediobanca Securities che da una parte hanno reiterato il rating “neutral” e dall’altra hanno rivisto il fair value da 152 a 116 euro.

Per gli esperti non ci sono catalizzatore di breve termine all’orizzonte e non è da escludere il pericolo di un taglio dei target al 2025.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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