3 azioni con un dividendo inarrestabile da comprare questo mese

Tre titoli azionari su cui puntare per il loro dividendo che offre un rendimento superior alla media del mercato e vanta una crescita senza freni.

Quando parliamo di azioni che pagano il dividendo non possiamo non prendere atto del fatto che alcune sono migliori di altre.

L’elemento di differenziazione non è dato solo dal rendimento più elevato, che potre nascondere anche delle insidie, ma dalla forza del business della società che rende possibile il pagamento del dividendo.

Tre collaboratori di The Motley Fool, nei giorni scorsi hanno indicato ognuno un dividendo inarrestabile da comprare ad agosto.

AbbVie

Keith Speights suggerisce AbbVie, spiegando subito che chi si focalizza sul beve termine potrebbe storcere un po’ il naso di fronte a questo titolo.

La scorsa settimana il gruppo ha diffuso una brutta trimestrale che ha fatto crollare le azioni a Wall Street e inoltre deve fare i conti con alcuni competitors per Humira, il suo farmaco più venduto.

Concentrarsi però sul breve termine è sbagliato nel caso di AbbVie che si classifica come Dividend King, ossia ha 50 anni consecutivi di aumenti dei dividendi al suo attivo.

Il rendimento della cedola attualmente supera il 4%, un livello che quasi tutti gli investitori apprezzerebbero visto che è ben superiore alla media dell’S&P500. 

La società ha anche aumentato il dividendo di oltre il 250% da quando è stata scorporata da Abbott Labs nel 2013.

Il programma dei dividendi non dovrebbe perdere un colpo anche con Humira che probabilmente subirà un forte calo delle vendite il prossimo anno.

AbbVie ha altri prodotti che sono pronti a riprendersi, in particolare i farmaci per le malattie autoimmuni Rinvoq e Skyrizi.

Bristol Myers Squibb

Prosper Junior Bakiny caldeggia Bristol Myers Squibb, segnalando che gli investitori hanno beneficiato di un aumento del 31,71% del payout negli ultimi tre anni, anche nel difficile periodo economico legato al coronavirus che abbiamo attraversato. Con un modesto payout del 31,4%, i dividendi di Bristol Myers Squibb non hanno ancora raggiunto il tetto.

Il business della società dovrebbe continuare a generare il denaro necessario per sostenere i suoi pagamenti nonostante i recenti venti contrari.

Bristol Myers Squibb sta affrontando la perdita dell’esclusiva del brevetto per la medicina oncologica Revlimid, uno dei suoi prodotti più importanti, ma altri farmaci del gruppo si stanno facendo strada.

In particolare, gli sforzi di ricerca e sviluppo di Bristol Myers Squibb stanno dando i loro frutti, con diverse nuove approvazioni già nell’ultimo anno e mezzo e altre in arrivo.

Pfizer

Un altro collaboratore di The Motley Fool, David Jagielski, punta su Pfizer, che ha generato abbastanza liquidità per realizzare acquisizioni, riacquistare azioni e continuare a pagare un dividendo. Attualmente, il dividend yield di Pfizer è del 3,2%, il doppio di quello della media dell’S&P 500 pari all’1,6%.

La casa farmaceutica ha pubblicato la sua ultima trimestrale a luglio: l’utile diluito per azione del secondo trimestre di 1,73 dollari è cresciuto di un incredibile 77% anno su anno.

Da considerare che Pfizer paga 1,60 dollari per azione in dividendi nel corso di un anno intero, la società Ha guadagnato abbastanza per coprire l’intero anno di dividendi in un solo trimestre.

Il livello di profitto che Pfizer sta generando oggi potrebbe non rimanere così alto, soprattutto se le entrate legate al COVID inizieranno a diminuire. L’azienda prevede che metà della sua top line nel 2022 provenga dal vaccino e dalla pillola COVID-19.

Tuttavia, nell’ultimo anno Pfizer ha acquisito diverse attività che possono contribuire ad accelerare la sua crescita in futuro, tra cui ReViral, Arena Pharmaceuticals e Trillium Therapeutics.

L’attività di Pfizer sembra inarrestabile dato il potenziale di crescita che ha ed è probabile che il suo dividendo continui a crescere come risultato di questa crescita.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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