Le azioni che pagano dividendi hanno senza dubbio un grande appela, visto che offrono una certa stabilità al portafoglio.
Un discorso valido ancor più nel momento in cui mercati azionari sono attraversati da turbolenze o ancor più da fasi negative più o meno prolungate.
Dividendo ad alto rendimento: due titoli da non perdere
Avere in portafoglio titoli che pagano un dividendo con un rendimento più o meno elevato, è sicuramente un modo sicuro per garantirsi un reddito passivo anche quando le cose vanno male.
Dalle pagine di The Motley Fool giunge l’indicazioni di due dividendi ad alto rendimento da mettere in portafoglio: Verizon Communications e Kinder Morgan.
Verizon Communications
Verizon Communications è una società attiva nel settore delle telecomunicazioni che offre un dividendo molto allettante.
I titoli del comparto tlc hanno sottoperformato il mercato quando i tassi di interesse erano vicini ai minimi storici, ma il ribasso degli indici azionari ha riportato in primo piano questo comparto, che vanta bassa volatilità e profitti costanti.
Per Verizon Communications in particolare si segnala come tratto distintivo la prevedibilità del flusso di cassa.
Nel corso del tempo, possedere uno smartphone e avere accesso a servizi wireless e Internet sono diventati beni di prima necessità per molti americani.
Ciò significa che una recessione economica non sarà sufficiente per costringere gli abbonati wireless o a banda larga ad abbandonare in massa questi servizi.
Verizon inoltre beneficerà anche di due catalizzatori sostenibili: il primo è abbastanza evidente ed è rappresentato dal lancio in corso dell’infrastruttura wireless 5G.
Questo dovrebbe portare a un aumento del consumo di dati, con un impatto positivo sul margine operativo wireless dell’azienda.
Il driver di crescita meno evidente per Verizon è il segmento della banda larga che dagli anni 2002 non è stata una storia di crescita, ma le cose stanno cambiano.
Questo mix di fattori sostiene la crescita di Verizon Communications che può offrire così un dividendo con un rendimento decisamente appetibile nell’ordine del 7% al momento.
Kinder Morgan
Dal settore tlc ci spostiamo a quello dell’energia, nel quale segnaliamo in particolare Kinder Morgan che, a differenza di altri temi del petrolio e del gas, non è così influenzato dalle oscillazioni dei prezzi di queste due materie prime.
La rete infrastrutturale del gruppo, infatti, ha il compito di trasportare e immagazzinare gas naturale, petrolio, CO2 e altri prodotti, non di produrli o venderli.
Da quando ha tagliato il dividendo nel 2016, Kinder Morgan ha lavorato sodo per riconquistare la fiducia degli investitori.
La società ha migliorato il suo bilancio, ridotto il suo debito e ha anche aumentato significativamente il suo dividendo.
La più grande minaccia a lungo termine di Kinder Morgan è un declino permanente nell’uso del gas naturale, mentre le nazioni sviluppate si spostano verso l’energia rinnovabile.
Il valore e l’utilizzo dei beni di Kinder Morgan dipendono dalla crescente o per lo meno stagnante domanda di petrolio e gas.
Per ora, l’aumento del GNL sembra indicare un aumento del consumo globale di gas naturale di pari passo con l’aumento degli investimenti in energie rinnovabili, il che significa che entrambe le industrie possono avere successo contemporaneamente.
Kinder Morgan può vantare così un free cash flow che supporta un ottimo dividendo, con un rendimento del 6,7%.