Banche caute sul Ftse Mib: monito BCE. Dividendi a rischio?

Bancari a due velocità oggi sul Ftse Mib, complici i segnali dal mercato obbligazionario. Focus è sui dividendi dopo le indicazioni dalle autorità UE.

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Quest'ultima seduta della settimana è vissuta all'insegna della cautela a Piazza Affari, dove il Ftse Mib si muove poco al di sotto della parità, in attesa di nuove indicazioni da Wall Street, rimasta chiusa ieri per la festività del Thanskgiving Day.

Banche a due velocità sul Ftse Mib

L'incertezza del Ftse Mib si riflette anche sull'andamento deli bancari che non riescono a muoversi tutti nella stessa direzione di marcia.

A rimanere più indietro degli altri è Unicredit che cala dello 0,67%, seguito da Intesa Sanpaolo che cede lo 0,3%, mentre Banco BPM oscilla intorno alla parità, con un frazionale calo dello 0,06%.

In positivo Mediobanca che sale dello 0,26%, ma ad avere la meglio su tutti è Bper Banca che occupa una delle prime posizioni nel paniere delle blue chip, con un vantaggio dello 0,61%.

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Banche contrastate con segnali negativi da Spread e BTP

A condizionare l'andamento odierno dei bancari a Piazza Affari sono anche le indicazioni che arrivano dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund dopo gli ultimi ribassi tira il fiato e oggi sale dello 0,49% a 183,27 punti base, e al contempo torna qualche vendita sui BTP, tanto che il rendimento del decennale si apprezza dell'1,48%, salendo al 3,733%.

Banche: focus sull'intervista al presidente dell'Eba

Intanto, a richiamare l'attenzione sui bancari sono le indicazioni che arrivano dalla vigilanza europea.

Non più tardi di due giorni fa è apparsa sul Sole 24 Ore un'intervista al presidente dell’EBA Josè Manuel Campa. Gli analisti di Equita SIM hanno riportato i principali spunti, evidenziando in primis che è confermata la richiesta di un approccio prudente in un contesto di elevata incertezza.

Il presidente dell'Eba ha dichiarato che le banche europee si trovano in una buona posizione per fronteggiare il rallentamento economico, con una solida posizione di capitale e ampi livelli di liquidità.

Alla luce però delle incertezze sull’evoluzione dello scenario macro, alle banche viene chiesta prudenza, con un approccio conservativo nella proiezione del capitale per i prossimi anni, al fine di essere preparate allo scenario peggiore.

Banche: invito ad approccio prudente sui dividendi

Nel corso dell'intervista, Campa ha parlato anche dei dividendi delle banche, spiegando che per quanto riguarda la distribuzione di capitale, l’EBA ha fornito un’indicazione generale di mantenere un approccio prudente.

Gli analisti di Equita SIM ricordano che ad oggi le distribuzioni delle banche, in termini di payout, sono dentro le soglie della media degli ultimi anni.

Banche UE ben capitalizzate

Lo stesso messaggio giunge da un'intervista a Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di vigilanza della Bce, apparsa oggi sul Sole 24 Ore.

Da una parte è stata ribadita la buona capitalizzazione delle banche europee, che vantano al contempo un buon livello di liquidità e bassi crediti non performanti.

Banche: monito dalla vigilanza BCE

Dall'altra però giunge un monito molto chiaro: visto il peggioramento delle prospettive economiche nell'area euro, gli istituti di credito "dovranno aggiornare le traiettorie di capitale per tenere conto esplicitamente di una recessione.

Ci saranno sfide complesse da superare nel futuro prossimo dell’area dell’euro". Kerstin af Jochnick ha però aggiunto: "Una raccomandazione sullo stop ai dividendi e al riacquisto di azioni come quella adottata durante la fase iniziale molto incerta della pandemia non è nei nostri piani".

Ora siamo in un altro tipo di crisi, ma questo non autorizza certo ad abbassare la guardia, visto che la stessa Autorità bancaria europea ha raccomandato alle banche di evitare gli importi assoluti.

Meglio quindi non promettere agli azionisti una cifra specifica, perché il rischio è che non si possa mantenere la promessa, se non a costo di indebolire la banca.

Banche: i dividendi sono al sicuro

La buona notizia per il momento è che dalle Autorità europee non c'è un divieto alla distribuzione dei dividendi che dovrebbero essere al sicuro anche in futuro.

Su questo concordano gli analisti di Scope Rating, i quali non si aspettano che si ripetano i ban di distribuzione in stile Covid, ma concordano con l'autorità di vigilanza sul fatto che in caso di aumento dell'incertezza macro, gli impegni aggressivi sul fronte dei dividendi possono ridurre i margini di manovra delle banche.