ENI avanza dopo ultima mossa. Buy con dividendo strepitoso

ENI non si ferma e sale ancora a Piazza Affari, sostenuto dalle ultime news e dal petrolio. Ecco fin dove può arrivare: occhio all'ottimo dividendo.

Nuova seduta in rialzo per ENI che, al pari di quanto accade per il Ftse Mib, sale per la quarta giornata consecutiva. Il titolo, dopo aver avviato la settimana ieri con un progresso dello 0,7%, si muove alla stessa velocità oggi.

ENI mette a segno un nuovo rialzo

Negli ultimi minuti ENI è fotografato a 11,946 euro, con un rialzo dello 0,69% e oltre 5,1 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 13 milioni.

Il titolo mostra meno vivacità rispetto al Ftse Mib e non trova particolare supporto nello spunto timidamente positivo offerto dal greggio.

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ENI sale al traino del petrolio

Dopo la chiusura in lieve calo di ieri, il petrolio prova a risalire la china, muovendosi però con cautela, tanto da presentarsi negli ultimi minuti a 85,7 dollari, con un vantaggio dello 0,29%.

ENI: allo studio una nuova bioraffineria

Intanto ENI resta sotto la lente dopo che la società ha comunicato che è allo studio la possibile realizzazione, all’interno del sito industriale ENI di Livorno, di una nuova bioraffineria.

Lo studio di fattibilità prevede la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati.

Nel dettaglio si tratta di un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, di un impianto Ecofinin da 500mila tonnellate all’anno e di un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano.

La realizzazione della nuova bioraffineria all’interno dell’area industriale, che oggi ospita gli impianti per la produzione di carburanti e lubrificanti, consentirebbe di massimizzare le sinergie con le infrastrutture già disponibili e di assicurare un futuro produttivo e occupazionale al sito.

Equita SIM ricorda che ENI è il secondo produttore di biocarburanti in Europa, con 1,1 milioni di tonnellate all’anno, con l’obiettivo di incrementare la quota a 2 milioni di tonnellate entro il 2025 e a 6 milioni nel prossimo decennio.

Le due bioraffinerie operative di ENI sono a Venezia e Gela. Dal 2023 il gruppo non tratterà più olio di palma e renderà disponibile il biocarburante idrogenato in purezza, che può abbattere fino al 90% le emissioni GHG (GreenHouse Gas) Well to Wheel, ovvero lungo tutta l’intera filiera logistica e produttiva, fino al suo utilizzo finale.

ENI sotto la lente di Equita SIM

La progettazione dei tre nuovi impianti a Livorno sarà ultimata entro il 2023 e la realizzazione potrebbe avvenire entro il 2025.

Sulla scia delle ultime novità, gli analisti di Equita SIM hanno deciso di ribadire la loro strategia bullish su ENI, confermando la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 19 euro, valore che offre un margine di potenziale apprezzamento nell’ordine di quasi il 60% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

ENI piace anche a SG. Dividendo, rendimento super nel 2022-2023

A scommettere senza indugio su ENI è anche Societè Generale che nei giorni scorsi ha reiterato la raccomandazione “buy”, con un target price a 17,5 euro.

Secondo gli esperti, il titolo è una valida occasione di acquisto nel medio periodo, ricordando che il rendimento del dividendo è pari al 7,5% sia per quest’anno che per il prossimo.    

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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