ENI allunga: un ottimo dividendo e 2 catalizzatori hot

ENI si spinge in avanti sulla scia delle ultime novità e delle indicazioni positive arrivate dalle banche d'affari.

Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno più per ENI che ha guadagnato terreno per la terza giornata di fila.

ENI in rialzo per la terza seduta di fila

Il titolo, dopo aver guadagnato oltre mezzo punto percentuale venerdì scorso, si è regalato il bis oggi.

A fine seduta, ENI è stato fotografato a 13,536 euro, con un vantaggio dello 0,76% e oltre 8,5 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni, pari a circa 11,7 milioni.

ENI trainato dal rialzo del petrolio

Il titolo oggi ha messo a segno la migliore performance nel settore oil e ha mostrato più forza del Ftse Mib, sulla scia dell’andamento positivo del petrolio.

Dopo aver guadagnato due punti percentuali venerdì scorso, l’oro nero continua a spingersi in avanti e negli ultimi minuti si presenta a 80,15 dollari, con un rialzo dello 0,6%.

ENI: MoU per decarbonizzazione negli Emirati

ENI intanto finisce sotto la lente dopo che la società italiana e ADNOC hanno firmato un Memorandum of Understanding per delineare un quadro di cooperazione verso futuri progetti comuni su transizione energetica, sostenibilità e decarbonizzazione.

Con questo accordo, ENI e ADNOC esploreranno potenziali opportunità nei settori delle energie rinnovabili, idrogeno blu e verde, cattura e stoccaggio di CO2 (CCS), riduzione delle emissioni di gas serra e metano, efficienza energetica, riduzione del flaring di routine.

Equita SIM ricorda che a settembre 2022, nel precedente meeting di ENI negli Emirati Arabi Uniti, si era discusso dell’accelerazione del progetto di Ghasha.

Si stima che questo possa contenere elevati volumi di gas recuperabile e potrebbe arrivare a produrre oltre 42,5 milioni di metri cubi al giorno, in aggiunta a oltre 120.000 barili di olio/condensati al giorno.

ENI: Equita SIM rivede le stime dopo i conti

Sempre oggi, ENI è finito sotto la lente di Equita SIM che ha rivisto al rialzo stime e target price.

Gli analisti hanno evidenziato che i risultati del quarto trimestre 2022 hanno confermato una solida generazione di free cash flow, con un rallentamento del momentum degli utili dovuto all’indebolimento dei prezzi degli idrocarburi.

Gli obiettivi di piano erano migliori delle attese, così come la remunerazione degli azionisti che prevede la distribuzione di 5,2 miliardi di euro tra dividendi e buyback contro i 4,3 miliardi attesi e che ora è basata in quota 25%-30% della generazione di cassa operativa.

La SIM milanese ha deciso di aumentare le stime di EPS per il 2023-2024 rispettivamente del 4% e del 3% in funzione del miglioramento degli utili operativi grazie ad un outlook più forte delle attese nelle divisioni GGP e R&M.

Le stime sono state riviste anche in ragione del buyback superiore alle attese e del lieve peggioramento degli utili E&P per il minor prezzo del gas hub in Europa.

ENI: Equita SIM alza il target price

Gli analisti ribadiscono la raccomandazione “buy” su ENI e alzano del 3% il prezzo obiettivo a 19,5 euro, basato sul loro modello di somma delle parti.

Sul 2023 il titolo tratta a un multiplo enterprise value/EBITDA di circa 2 volte e a un rapporto prezzo-utili di circa 5, abbinato ad un bilancio molto solido e ad una remunerazione competitiva, con un rendimento dell’11% sommando dividendo e buy-back.

Gli analisti di Equita SIM apprezzano l’intenzione di ENI di sbloccare il valore dei suoi asset operativi attraverso la valorizzazione esterna e si aspettano che i “satelliti” a basse emissioni, ossia Plenitude e Mobilità Sostenibile, siano i prossimi catalizzatori per il titolo.

ENI: UBS taglia il prezzo obiettivo

A puntare su ENI è anche UBS che ha ribadito l’invito ad acquistare, con un target price tagliato da 18 a 16,5 euro.

Dopo i conti del 4° trimestre 2022 e il Capital Markets Update, gli analisti richiamano l’attenzione sulla politica di remunerazione degli azionisti, definita più interessante ora, ma al contempo segnalano un incremento dei capex non commisurato alla guidance sulla crescita della produzione.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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