ENI: buy anche per l'ottimo dividendo. Che fare con Saipem?

ENI e Saipem si apprestano a chiudere un 2021 con un bilancio molto differente e anche le prospettive per il 2022 sono diverse. Come posizionarsi sui 2 titoli?

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L'ultima seduta di questa settimana più breve del solito, che coincide anche con l'ultima sessione dell'anno, prosegue all'insegna della debolezza per due temi oil come ENI e Saipem.

ENI e Saipem sotto la parità, più deboli del Ftse Mib

A dispetto dell'andamento positivo del Ftse Mib, viaggia poco sotto la parità ENI che già ieri ha rivisto il segno meno, cedendo un punto percentuale dopo tre rialzi di fila.

Quest'oggi il titolo mostra una minore debolezza, passando di mano a 12,254 euro, con un calo dello 0,21% e oltre 1,7 milioni di azioni scambiate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 17 milioni.  

Debole anche Saipem che già ieri avevo ceduto terreno, scendendo di poco più di mezzo punto percentuale dopo ben cinque rialzi consecutivi.

Il titolo oggi si presenta a 1,85 euro, con un calo dello 0,16% e oltre 1,1 milioni di azioni trattate, contro la media mensile pari a circa 12 milioni.

ENI e Saipem deboli con petrolio in ribasso

ENI e Saipem risentono oggi della debolezza del petrolio che dopo lo spunto positivo delle ultime giornate, oggi presta il fianco alle prese di profitto.

Negli ultimi minuti l'oro nero viene fotografato a 76 dollari, in calo dello 0,7% rispetto al close di ieri.

ENI e Saipem intanto si avviano a chiudere il 2021 con un bilancio molto diverso, visto che ENI da inizio anno vanta un rialzo di oltre il 43%, mentre Saipem è in flessione di circa il 16%.

A dispetto di chi sarebbe indotto a scommettere ora sul titolo rimasto più indietro, le banche d'affari non hanno dubbi su quale dei due temi oil cavalcare.

ENI: un ottimo affare per diversi broker. Focus sul dividendo

Gli analisti di Societè Generale puntano senza indugio su ENI, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 14,5 euro. Gli esperti segnalano che il rendimento del dividendo è pari al 7% per l'esercizio 2021 e per il 2022.

A scommettere su ENI è anche Equita SIM che nei giorni scorsi ha reiterato il rating "buy", con un target price a 15 euro.

A inizio mese una promozione per il titolo è arrivata da Berenberg che ha migliorato il giudizio da "hold" a "buy", con un fair value ritoccato da 13,5 a 14 euro.

Quanto alle previsioni sul dividendo, gli analisti si aspettano a valere sul bilancio 2021 una cedola pari a 0,86 euro, con un rendimento molto appetitoso del 7,3%.  

Infine, è bullish la view di RBC Capital Markets che su ENI ha un rating "outperform", con un prezzo obiettivo a 15 euro.

Gli analisti ricordano che il gruppo punta a quota la sua divisione low carbon nella seconda metà del 2022, con l'obiettivo di sbloccare una valutazione più alta di questo asset.

Saipem al vaglio delle banche d'affari

Ben diverse le strategie suggerite per Saipem su cui Banca Akros ha un rating "neutral" con un target price a 2,2 euro.

La conferma è arrivata dopo che il gruppo ha siglato un accordo di collaborazione con Novozymes, leader mondiale nelle biotecnologie, per lo sviluppo di soluzioni innovative per la cattura enzimatica della CO2.

Secondo gli analisti, l'accordo conferma che Saipem può fare leva sul proprio know-how per valorizzare gli investimenti nella transizione energetica.

Cauti anche i colleghi di JP Morgan che sul titolo hanno una raccomandazione "neutral", con un fair value alzato da 2,3 a 2,4 euro.

La banca USA ha una view costruttiva sul settore oil e gas, evidenziando che le società del comparto incrementeranno le loro spese per investimenti a un ritmo più elevato. Cattive notizie da RBC Capital Markets che su Saipem ha una raccomandazione "sell", con un prezzo obiettivo a 1,59 euro, ricordando che il titolo quest'anno non ha distribuito alcun dividendo.