Intesa Sanpaolo crolla: dividendo salta per la Russia?

Intesa Sanpaolo colpito da forti vendite dopo il rally di ieri: focus sull'esposizione alla Russia. Che fine faranno dividendo e buy-back?

A Piazza Affari la seduta odierna prosegue in forte calo per Intesa Sanpaolo che, dopo quattro giornate consecutive in rialzo, oggi cede il passo alle vendite.

Intesa Sanpaolo sotto scacco dopo il rally di ieri

Il titolo, archiviata la sessione di ieri con un rally di circa sette punti percentuali, oggi passa di mano a 2,0415 euro, con un affondo del 4,96% e oltre 91 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 140 milioni.

Intesa Sanpaolo: nessun aiuto da Spread e BTP

Intesa Sanpaolo non trova alcun conforto nelle indicazioni che arrivano dal fronte obbligazionario, visto che lo Spread BTP-Bund sale dell’1,33% a 152,4 punti base, mentre il calo dei BTPo si traduce in un rialzo dei rendimenti, con il decennale in ascesa dell’1,7% all’1,918%.

Intesa Sanpaolo: focus sull’esposizione a Russia e Ucraina

In un comunicato pubblicato ieri, Intesa Sanpaolo ha dato indicazioni sulla propria esposizione verso la Russia e l’Ucraina.

In particolare, l’esposizione attraverso le controllate locali nei due paesi è costituita da 0,7 miliardi di euro di prestiti a clientela, o 1,4 miliardi di asset, pari allo 0,1% del totale.

Il valore di carico delle controllate (patrimonio netto) è pari a 230 milioni di euro, a fronte di 1,3 miliardi di attività ponderate per il rischio.

L’esposizione cross-boarder nei confronti di clientela russa, al netto delle garanzie, ammonta a 4 miliardi di euro, vale a dire meno dell’1% del totale dei crediti verso clientela del gruppo (a cui si potrebbero aggiungere ulteriori 0,3 miliardi di euro netti di esposizioni off-balance costituite da margini disponibili irrevocabili, su cui oggi Intesa Sanpaolo non riscontra variazioni) a fronte di 3,1 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio.

L’esposizione a titoli e strumenti derivati è invece negligibile, pari a circa 130 milioni di euro.Intesa Sanpaolo ha segnalato che ad oggi l’esposizione verso controparti russe soggette a sanzioni è pari a 0,2 miliardi di euro e che oltre due terzi dei crediti riguardano primari gruppi industriali con una quota rilevante dei proventi derivante da export di materie prime.

Intesa Sanpaolo: per Equita esposizione è limitata e gestibile

Secondo gli analisti di Equita SIM, l’esposizione di Intesa Sanpaolo verso Russia e Ucraina è limitata e assolutamente gestibile.

Nello scenario peggiore, ovvero l’azzeramento dell’esposizione di Intesa Sanpaolo ai due paesi, gli esperti stimano un impatto a CET1 di circa 80 punti base.

Con il CET1 2021 post buyback da 3,4 miliardi di euro, che dovrà essere approvato dall’assemblea, pari al 12,9%, nello scenario peggiore il CET1 rimarrebbe sopra il 12%, con un buffer sullo SREP superiore a 320 punti base.

Intesa Sanpaolo: dividendo sarà confermato secondo Equita SIM

Seppure non siano stati forniti ulteriori dettagli a riguardo, gli analisti di Equita SIM si aspettano che Intesa Sanpaolo confermi quindi la propria politica di remunerazione, mantenendo margini di flessibilità nella gestione del buyback in base all’evoluzione del contesto macro.

In attesa di novità la SIM milanese mantiene una view bullish su Intesa Sanpaolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 3,2 euro.

Intesa Sanpaolo al vaglio di JP Morgan. Buy-back potrebbe slittare

A scommettere sul titolo è anche JP Morgan che oggi ha confermato Intesa Sanpaolo come sua banca preferita in Italia.

La raccomandazione resta ferma a “overweight”, con un prezzo obiettivo a 2,7 euro.

Alla luce delle incertezze legate alle potenziali perdite legate alle esposizioni a Russia e Ucraina, gli analisti di JP Morgan non escludono che Intesa Sanpaolo possa posticipare il buy-back al 2023.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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