Sulla scia del timido rimbalzo messo a segno dal Ftse Mib, anche Intesa Sanpaolo oggi ha ritrovato la via dei guadagni.
Intesa Sanpaolo rimbalza dopo il tonfo di ieri
Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un affondo di quasi tre punti e mezzo percentuali, oggi ha avviato gli scambi in progresso, pur avendo già ritracciato dai top intraday.
Negli ultimi minuti Intesa Sanpaolo si presenta a 2,479 euro, con un rialzo dello 0,51% e oltre 47 milioni di azioni scambiate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 85 milioni.
Il titolo oggi è finito sotto la lente di alcuni analisti in vista dell’appuntamento del 4 febbraio, giorno in cui sarà presentato il nuovo piano strategico.
Intesa Sanpaolo: le attese di Equita SIM sul piano industriale
Gli analisti di Equita SIM ritengono che Intesa Sanpaolo sia posizionata favorevolmente per beneficiare di uno scenario economico positivo, sfruttando la propria posizione di leadership nel settore bancario e assicurativo italiano.
In particolare, gli esperti si aspettano una crescita dei ricavi ad un taso medio anno composto del 4% con riferimento al periodo 2021-2025, spinta principalmente dalla componente commissionale/assicurativa.
Quest’ultima dovrebbe beneficiare della continuazione del trend positivo nell’asset management, anche grazie alla continua spinta commerciale per trasformare i depositi in masse gestite.
A ciò si aggiunge una maggiore penetrazione nel business assicurativo.
Per quanto riguarda il margine di interesse, gli analisti di Equita SIM stimano una crescita 2021-2025 ad un tasso medio annuo composto del 2%, trainata dall’effetto volumi, mentre fattorizzano solo in minima parte il possibile contributo addizionale da rialzo dei tassi.
Gli analisti di Equita SIM ricordano che Intesa Sanpaolo gode di una forte sensibilità ai tassi, per cui per 100 puntu base di rialzo della curva, il beneficio sul margine di interesse è di circa il 30%.
I costi operativi sono visti sostanzialmente flat nell’arco del piano, con il rapporto cost-income in miglioramento dal 52% del 2021 al 48% al 2025.
Il costo del rischio è atteso in area 40 punti base, legati principalmente alla dinamica dei nuovi flussi.L’utile netto al 2025 è visto a circa 6,5 miliardi di euro, beneficiando, tra le altre cose, di minori oneri sistemici e a fine piano gli analisti vedono un ROTE superiore al 12% rispetto a circa l’8% nel 2021.
Intesa Sanpaolo: remunerazione azionisti sarà elemento chiave
La remunerazione degli azionisti sarà un elemento centrale anche nel nuovo piano industriale.Intesa Sanpaolo, grazie all’elevata redditività e all’ottima asset quality e dotazione patrimoniale, è nella posizione per offrire una ricca remunerazione agli azionisti.
Nelle loro stime gli analisti di Equta SIM ipotizzano un payout medio del 75% per una distribuzione complessiva 2021-2025 di 20 miliardi di euro, pari a circa il 40% della capitalizzazione di mercato.
Alla luce di recenti dichiarazioni del management, gli esperti non escludono che Intesa Sanpaolo possa anche considerare l’adozione del buyback al fine di distribuire una parte del captale in eccesso.
Con un CET1 del 13,8%, un CET1 target ipotizzato al 12% e l’impatto di Basilea 4 dal 2025, atteso essere completamente compensato da DTA write-up, gli analisti vedono spazio per la distribuzione di ulteriori circa 6 miliardi di euro, senza considerare la generazione organica di capitale.
In dettaglio, nell’arco del piano Equita SIM stima un dividendo cumulato 2021-2025 di 1,04 euro. Confermata intanto la view bullish su Intesa Sanpaolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 2,9 euro.
Intesa Sanpaolo: la view di Banca Akros
A scommettere sul titolo è anche Banca Akros che oggi ha reiterato il rating “accumulate”, con un target price alzato da 2,5 a 2,9 euro in vista del nuovo piano industriale. Da questo gli analisti si aspettano una conferma della generosa politica del dividendo del gruppo.