Telecom: un disastro. Cosa è andato storto? Che fare ora?

Telecom Italia è piombato sui minimi storici con un crollo a due cifre dopo conti e piano. Ecco cosa dicono gli analisti.

La seduta odierna è stata un vero e proprio disastro per Telecom Italia che è ripiombato sui minimi storici, con un ribasso a due cifre che non ha lasciato scampo.

Telecom Italia: brutto sell-off con volumi boom

Non più tardi di ieri il titolo si è fermato sulla parità dopo il crollo del 9,05% accusato martedì, ma l’affondo odierno è stato ancora più rovinoso.

A fine giornata, infatti, Telecom Italia si è fermato a 0,2956 euro, lasciando sul parterre il 13,99%, con volumi di scambio da capogiro, considerando che sono transitate sul mercato oltre 606 milioni di azioni, quasi sei volte la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 103 milioni.

Da segnalare che nell’intraday il titolo ha segnato un bottom a 0,2877 euro, a un soffio dal minimo storico di 0,2852 euro risalente al 9 ottobre 2020.

Telecom Italia: i conti del 2021. Dividendo salta

Telecom Italia è stato colpito dal violento sell-off all’indomani della presentazione dei conti dello scorso anno e del nuovo piano industriale.

Il gruppo ha chiuso il 2021 con una perdita netta attribuibile ai soci della controllante pari a 8,652 miliardi di euro, in netto peggioramento rispetto all’utile di 7,224 miliardi del 2020.

Tale risultato sconta anche la svalutazione dell’avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e lo stralcio pari a 3,8 miliardi di euro, da parte della Capogruppo TIM S.p.A., delle attività per imposte anticipate.

I ricavi sono calati del 3,1% a 15,316 miliardi di euro, mentre l’Ebitda registra una contrazione del 24,6% a 5,08 miliardi.

Migliora l’indebitamento finanziario netto che passa da 23,326 a 22,187 miliardi di euro.

Sulla base dei risultati conseguiti nel 2021, il Cda di Telecom Italia proporrà all’assemblea di non distribuire dividendi per le azioni ordinarie e di congelare quello relativo alle risparmio.

Telecom: focus sul piano. Debole la guidance

Come anticipato prima, il Cda ha approvato anche il nuovo piano industriale che con la nuova struttura, NetCo/ServCo, sarà presentato con i risultati del primo semestre di quest’anno.

Al momento, la guidance è molto prudente, visto che le vendite nel 2022 viste in calo a una singola cifra bassa a 15,1 miliardi di euro e in flessione anche per il triennio 2022-2024.

L’ebitda è stimato a 5,6 miliardi di euro, il 14% al di sotto delle attese di Equita SIM e flat nel 2024. Le spese per investimenti sono indicate a 4,3 miliardi di euro per quest’anno, a 3,9 miliardi per il 2023 e a 3,8 miliardi per il 2024, al di sopra delle aspettative.

Non è stata fornita alcuna indicazione sull’indebitamento netto after lease, ma considerando l’EBITDA più basso e il CAPEX più alto, gli analisti vedono il debito ad almeno 20 miliardi di euro dopo la cessione di Inwit.

L’EBITDA 2022 molto debole, su un dato 2021 altrettanto fiacco, è spiegato da venti contrari quali l’entrata di Iliad nel fisso, la nuova formulazione delle offerte commerciali con minore impatto upfront, un supporto una tantum sul 2021 da riduzione del churn e ipotesi molto prudenti sulle diverse dinamiche di business.

Telecom: avanti con separazione rete. Offerta per quota Inwit

Da segnalare che il management di Telecom Italia andrà avanti con la separazione della rete, con perimetro della NetCo che vede 5,3 miliardi di euro di vendite, 2,2 miliardi di EBITDA after lease e 1,5 miliardi di capex.

Telecom Italia ha fatto sapere che è stata ricevuta un’offerta vincolante da Ardian e altri investitori per la quota in Inwit senza far scattare OPA ed è stato conferito mandato al CEO per negoziare.

Telecom: la view di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM già questa mattina avevano anticipato di attendersi  una reazione negativa alle guidance, in parte mitigata dalle prospettive di avanzamento sul piano rete e dell’ipotesi speculativa, che pure oggi pare avere bassa probabilità.

Non cambia intanto la view cauta su Telecom Italia, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 0,48 euro.

Telecom al vaglio di JP Morgan e Bestinver

Per JP Morgan i conti di Telecom Italia sono stati molti deboli, al pari dell’outlook fornito.

Sulla stessa lunghezza d’onda i colleghi di Bestinver che richiamano l’attenzione sulla forte perdita netta accusata lo scorso anno e sulla cancellazione del dividendo.

Per gli esperti, che intanto mantengono una raccomandazione “buy” su Telecom Italia, i target del piano sono peggiori delle aspettative e anche per questo motivo è attesa ora una revisione al ribasso delle stime.

Telecom: bullish la view di Banca Akros e di Jefferies

A puntare ancora sul titolo è Banca Akros, con un rating “accumulate” e un target price a 0,51 euro. Per gli analisti i conti di Telecom Italia sono stati inferiori alle attese, con una perdita enorme e una guidance 2022 debole.

Anche Jefferies ha definito peggiori delle aspettative i dati del 2021, accompagnati da una guidance limitata. Ribadita la strategia bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione “buy”  e un fair value a 0,44 euro.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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