Unicredit giù: domani i conti. Novità su dividendo e Russia?

Unicredit cala per la terza seduta di fila, alla vigilia dei risultati del primo trimestre. Cosa aspettarsi? due i temi chiave che possono risollevare il titolo.

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Nessun segnale di ripresa per Unicredit che anche oggi mostra un andamento debole, scendendo per la terza seduta di fila.

Unicredit in calo anche oggi

Dopo essere stato l'unico del settore bancario a chiudere gli scambi in rosso ieri, con un calo dello 0,13%, il titolo oggi perde un po' meno degli altri.

Negli ultimi minuti Unicredit si presenta a 8,604 euro, con un calo dello 0,52% e oltre 12 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 28 milioni.

Unicredit oggi è un sorvegliato speciale a Piazza Affari, in vista dei conti del primo trimestre che saranno diffusi domani.

Unicredit: domani i conti. Le attese di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM si aspettano che i primi tre mesi di quest'anno inizino a riflettere gli impatti derivanti dall’esposizione della banca verso la Russia, con un conseguente aumento del costo del rischio legato principalmente ad alcune esposizioni cross-border sulle quali è emerso un rischio maggiore.

Nel dettaglio, la SIM milanese si aspetta dal primo trimestre di Unicredit ricavi pari a 4,389 miliardi di euro, a fronte di un utile netto di 411 milioni di euro.

Il risultato operativo è stimato a 1,963 miliardi di euro, mentre gli accantonamenti per perdite su crediti sono visti a 737 milioni di euro.

Unicredit: 2 i fattori chiave che possono dare sollievo al titolo

Gli analisti si aspettano che venga posta enfasi su due elementi necessari per dare sollievo al titolo: maggiore visibilità sulle esposizioni in Russia più a rischio e sulla strategia futura per il paese, e indicazioni su come Unicredit agirà sulla sua politica di remunerazione.

Equita SIM rivede le sue stime di utile netto, tagliandole dl 36% per quest'anno, del 17% per il prossimo e del4% per il 2024.

In particolare, le nuove stime degli analisti ipotizzano un aumento degli accantonamenti relativi alle esposizioni dirette in Russia di circa 1 miliardo di euro tra il 2022 e il 2023.

Unicredit: focus su buy-back

In base alle ipotesi degli analisti, Unicredit sarebbe in grado di avviare il buyback di 2,58 miliardi di euro, che Equita SIM continua a includere nelle stime.

Tuttavia, data l’incertezza, gli esperti ritengono che una decisione definitiva verrà presa più avanti nel corso dell’anno.Nelle stime, gli analisti ipotizzano una remunerazione totale in arco piano di 12,6 miliardi di euro, superiore al 55% della capitalizzazione di mercato, con un CET1 al di sopra della soglia 12,5%-13%.

Unicredit tratta a multipli molto convenienti. Ecco perchè

Equita SIM evidenzia che Unicredit tratta a multipli estremamente economici, che secondo gli analisti non riflettono adeguatamente l'eccellente profilo di capitale e asset quality, il fatto che la banca ha notevoli overlays non rilasciati e che ai prezzi attuali il mercato sta già scontando uno scenario molto vicino a quello peggiore per quanto riguarda le esposizioni russe.

Infine, secondo gli analisti, il titolo non riflette ai prezzi attuali la capacità di offrire una remunerazione attraente e superiore al 50% dell’attuale capitalizzazione di mercato.

In attesa dei dati ufficiali, Equita SIM mantiene una view bullish su Unicredit, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo tagliato del 14% a 13,9 euro.

Unicredit: la view di Banca Akros

Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Banca Akros che nei giorni scorsi hanno reiterato il rating "accumulate", con un target price ridotto da 14,7 a 12,2 euro.

Gli analisti per il primo trimestre di Unicredit prevedono un utile netto in flessione del 33% a 592 milioni di euro, per via di minori ricavi e maggiori svalutazioni dei crediti a causa del conflitto tra Russia e Ucraina.