Unicredit in pole. Dividendo può sorprendere: broker bullish

Unicredit al top nel settore bancario e tra le migliori blue chip: ecco cosa ha spinto in alto il titolo e perché metterlo in portafoglio.

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Chiusura di settimana in bellezza per Unicredit che oggi ha messo a segno la migliore performance nel settore bancario, conquistando la terza posizione nel paniere del Ftse Mib.

Unicredit al top tra i bancari e tra i migliori del Ftse Mib

Il titolo già ieri aveva mostrato più forza dell'indice di riferimento, schivando le vendite e fermandosi a ridosso della parità, con un frazionale rialzo dello 0,01%.

Anche oggi Unicredit ha mostrato i muscoli rispetto al Ftse Mib e al settore di riferimento, terminando gli scambi a 14,958 euro, con un rialzo del 2,31% e oltre 16 milioni di azioni passate di mano, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 15 milioni.

Unicredit snobba il rally di Spread e tassi BTP

Il titolo non ha risentito in alcun modo del pessimo andamento registrato dal mercato obbligazionario che ha visto lo Spread BTP-Bund terminare gli scambi a 180,26 punti base, con un rally del 4,81%.

Molto brutta la giornata anche per i BTP che sono stati travolti da una pioggia di vendite, con conseguente impennata dei rendimenti, tanto che il decennale è schizzato in alto del 5,19% al 3,9665%.

Unicredit: Oddo BHF e Jefferies alzano il target

A sostenere gli acquisti su Unicredit hanno contribuito oggi le indicazioni arrivate da alcune banche d'affari.

Gli analisti di Oddo BHF hanno confermato una view cauta sul titolo, reiterando il rating "neutral", con un prezzo obiettivo rivisto verso l'alto da 15,1 a 16,1 euro.

Bullish invece il giudizio di Jefferies che oggi ha ribadito la raccomandazione "buy" su Unicredit, con un target price incrementato da 19 a 21 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 40% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

La revisione della valutazione segue un intervento sulle stime, con particolare riferimento a quelle di eps, incrementate del 12% per l'anno in corso.

Il broker si aspetta che Unicredit distribuisca ai soci nei prossimi tre anni circa il 40% della capitalizzazione sotto forma di dividendi e buy-back.

Unicredit: AD prospetta dividendo più alto dello scorso anno

A parlare di dividendi è stato proprio ieri il CEO di Unicredit, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del World Economic Forum di Davos.

Andrea Orcel ha aperto nuovamente alla possibilità che la remunerazione degli azionisti sugli utili 2022 possa essere superiore a quella riconosciuta lo scorso anno, pari a 3,75 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi di euro attraverso buyback e il resto tramite dividendo.

Già con la presentazione dei risultati del terzo trimestre del 2022, Unicredit aveva definito il target di una distribuzione sugli utili 2022 almeno in linea con quelli del 2021, con un mix tra buyback e dividendo non ancora definito.

Unicredit: le stime di Equita SIM sulla distribuzione di capitale

Nelle loro stime gli analisti di Equita SIM assumono una distribuzione di capitale complessiva sostanzialmente in linea con i 3,75 miliardi di euro, pari al 13% della capitalizzazione di mercato, riconosciuti lo scorso anno, di cui 1,7 miliardi di euro nella forma di dividendo, con un rendimento pari al 6%.

Alla luce della significativa dotazione patrimoniale della banca e della dote di overlays a disposizione, gli analisti di Equita SIM ritengono che, nell’attuale contesto di tassi di interesse e in assenza di una recessione profonda, Unicredit possa essere nelle condizioni per raggiungere il target di piano di distribuzione complessiva agli azionisti in area 16 miliardi.

L'AD Orcel ha anche ribadito che ad oggi non si sono ancora manifestati tangibili segnali di deterioramento e che il costo del rischio continua a ridursi.

Equita SIM scommette su Unicredit, rinnovando l'invito ad acquistare, con un fair value a 15,6 euro.