Borse: come si muoveranno prima di Fed e BCE? Eur/Usd buy?

Le Borse potrebbero mostrare un po' di debolezza prima di fine mese: ecco perchè secondo Emanuele Rigo.

borse quadro intermarket

Di seguito riportiamo l'intervista ad Emanuele Rigo, Market Analyst ad AlephFinance, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro viaggia a poca distanza da quota 1,075. Si aspetta ulteriori indebolimenti o siamo a un punto di approdo?

Diversamente da quanto ci aspettavamo, l'euro-dollaro ha esteso il ribasso oltre il livello di guardia di 1,08, stabilizzandosi poco sopra 1,075 in questo momento.

A pesare è stato il rafforzamento del biglietto verde, legato principalmente a un rialzo dei rendimenti governativi USA, specie sulla parte a breve della curva, per effetto di alcune dichiarazioni un po' da falco da parte di alcuni esponenti della Fed.

Euro-Dollaro: quali scenari?

Rispetto a uno scenario di base che vedeva un consolidamento dell'euro-dollaro e quindi una stabilizzazione dei rapporti di forza tra Stati Uniti ed Europa a livelli più alti rispetto agli attuali, è cambiato un po' lo scenario.

Questo anche perchè in Europa stiamo vedendo un peggioramento dei dati prospettici e di quelli che effettivamente tracciano l'andamento dell'economia in generale.

L'euro-dollaro potrebbe consolidare la debolezza attuale, con possibili ripiegamenti verso quota 1,07.

Non mi aspetto discese più accentuate, anzi potrebbe essere l'occasione per un piccolo rimbalzo nel medio termine.

Il mercato farà sostanzialmente su e giù sui livelli attuali fino a metà giugno quando ci saranno le Banche Centrali che si aspettano sostanzialmente interlocutorie.

La Fed è di fatto arrivata al limite del rialzo dei tassi che può fare, mentre qualche intervento è possibile ancora da parte della BCE e questo potrebbe favorire un recupero dell'euro-dollaro nel medio termine.

Focus sull'oro

L'oro continua a indebolirsi, allontanandosi sempre più dall'area dei 2.000 dollari. Il movimento discendente è destinato a proseguire?

Simile il discorso per l'oro che è alternativo e inversamente correlato con i tassi statunitensi.

Il gold potrebbe scendere ancora verso i 1.960 dollari che sembrano essere il pavimento di questo trend oscillatorio laterale degli ultimi giorni, per poi assistere a un consolidamento poco più sopra, all'interno del range 1.960-1.980 dollari.

L'oro potrebbe farci vedere un periodo interlocutorio in attesa dei pronunciamenti da parte delle Banche Centrali.

L'analisi del petrolio

Il petrolio sta risalendo la china, riportandosi sopra quota 74 dollari al barile. Cosa può dirci di questo asset?

Nel breve periodo il petrolio potrà allungare ancora un po' verso i 76-77 dollari, ma poi arriverà molto vicino all'area di guardia dei 78-80 dollari.

Con dati macro non particolarmente positivi sia in Europa che negli Stati Uniti, si hanno indicazioni di una probabile minore richiesta di materia prima.

Di conseguenza, l'outlook per il petrolio è laterale con tendenza al ribasso.

La view sulle Borse

I mercati azionari stanno esprimendo oggi in maniera più decisa una debolezza già anticipata nelle scorse sedute. Quali le attese nel breve?

Vedo i mercati azionari senza infamia nè lode, perchè siamo in presenza di un movimento laterale legato a diversi fattori.

Mi riferisco alle preoccupazioni temporanee, legate una volta al tetto del debito USA, una volta ai dati PMI, un'altra alla sospensione del rialzo dei tassi da parte della Fed, della BCE e della BoE, senza dimenticare il tema dell'inflazione.

Da inizio aprile l'S&P500 non si sta muovendo da quota 4.100 punti, con oscillazioni 100 punti sopra o sotto tale soglia, nulla di più.

Mi aspetto che continueremo a essere in un contesto di questo tipo, con la possibilità di un po' di debolezza verso fine mese per via delle preoccupazioni legate al tetto del debito USA, salvo poi tornare verso i valori correnti.

Il Nasdaq sta seguendo una dinamica tutto sommato simile, ma con una tendenza maggiore al rialzo.

Simile la situazione per gli indici europei che performano un po' meglio, tranne alcuni come il Ftse Mib che si è riportato sotto i livelli di guardia rispetto a quanto fatto dagli altri listini europei.