Enav resta cauto: approvata la regolamentazione RP3

Enav anche ieri ha chiuso sotto la parità, con il focus sul piano di performance italiano RP3. Ecco di cosa si tratta.

Un altro segno meno per Enav che anche ieri ha perso terreno, fermandosi poco sotto la parità.

Enav ancora debole a Piazza Affari

Dopo aver archiviato la giornata di mercoledì con un ribasso dello 0,37%, ieri il titolo ha proposto un copione simile. A fine sessione Enav si è presentato a 4,292 euro, con una flessione dello 0,033% e poco meno di 400mila azioni scambiate,conto la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 600mila.

Enav: approvato il piano di performance italiano RP3

Enav ieri è stato oggetto di analisi da parte di Equita SIM dopo che la Commissione Europea ha approvato il Piano di Performance italiano RP3, relativo al periodo 2020-2024.

Gli analisti di Equita SIM specificano che il periodo 2020-2021 è stato caratterizzato da una deroga regolatoria temporanea che prevedeva un meccanismo di full cost recovery, come risposta alla crisi del traffico aereo da Covid-19. Il 2022 è il primo anno di ritorno al framework regolatorio originale.

Per quanto riguarda la rotta, che rappresenta circa il 75% del fatturato di ENAV, le tariffe 2022-24 approvate sono: euro 73,67/SU, 61,52/SU e 57,80/SU.

Si specifica che tali tariffe sono indicate in termini reali su base 2017. Assumendo un’inflazione media dell’1,5%/2% nel periodo, gli analisti di Equita SIM stimano tariffe nominali 2022-2024 pari a circa 75,6 euro, 64,2 euro e 61,2 euro.

Tali tariffe sono sostanzialmente in linea con le previsioni degli esperti, con un potenziale piccolo upside sul 2024: circa 10 milioni di euro di potenziale upside sull’EBITDA 2024, oggi stimato a 285 milioni di euro.

Enav: focus sul terminale

Lato terminale, gli analisti di Equita SIM ricordano che il regolatore europeo è responsabile delle tariffe di zona 1 e zona 2, pari a circa il 12% del fatturato di ENAV.

Sul terminale non vengono indicate le tariffe proposte da ENAV, ma viene data un’indicazione qualitativa da parte del regolatore che in ogni caso le approva. Nello specifico, solo in merito agli aeroporti di Fiumicino e Linate, che rappresentano circa il 7% del fatturato ENAV, si richiedono informazioni aggiuntive.

Enav: il commento di Equita SIM

Gli analisti fanno sapere che sulla base di quanto da loro compreso, l’andamento delle tariffe proposte è legato alla maggiore variabilità del traffico su Fiumicino e Linate, causa maggiore concentrazione di compagnie aeree rispetto alla rotta.

In conclusione, gli analisti ritengono che la regolamentazione approvata dia ampia visibilità alle loro stime 2022-2024. Da segnalare un potenziale ulteriore upside in primis da traffico migliore delle attese, che potrebbe aggiungere fino a 30 milioni di euro di fatturato in più all’anno, in secondo luogo da protezione da rischio inflazione e infine da maggiori opportunità di efficienze costi.

Equita SIM ribadisce una view positiva su Enav, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo invariato a 5 euro.

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