Enel male: raffica di cattive notizie. Grande occasione buy?

Enel tra i peggiori del Ftse Mib, penalizzato da vendite che trovano origine in vari fattori. Gli analisti hanno le idee molto chiare sul titolo: ecco che fare.

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La settimana si avvia alla conclusione in netto calo per Enel che, dopo aver guadagnato circa mezzo punto percentuale ieri, è colpito da forti vendite oggi.

Enel tra i peggiori del Ftse Mib

Il titolo, che mostra una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib, negli ultimi minuti si presenta a 6,815 euro, con una flessione del 2,1% e oltre 32 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 27 milioni.

Enel penalizzato dal sell-off sui BTP. Tassi in volata

Diversi sono i fattori che contribuiscono ad alimentare le vendite su Enel, a partire dalle nuove tensioni sui tassi. Lo Spread BTP-Bund si mantiene sostanzialmente a galla e mostra un frazionale rialzo dello 0,07% a 138,2 punti base.

Sorte ben diversa per i BTP che finiscono nuovamente nel mirino dei ribassisti, tanto che il decennale si impenna e vanta un rally del 4,11% all'1,341%.

Enel risente del crollo di Edf: cosa è successo?

A pesare sull'andamento odierno di Enel è intanto il crollo accusato alla Borsa di Parigi da Edf che è arrivato a perdere anche più dl 20% del suo valore.  

Il titolo è assediato dai sell dopo che il gruppo ha lanciato un profit warning e ritirato la guidance sugli utili pee il 2022. 

Una mossa che segue la stretta del Governo francese che ha disposto un aumento calmierato dei prezzi per il settore energia.

EDF ha così pubblicato una nota con la quantificazione degli impatti derivanti dalle misure eccezionali prese dal Governo francese per il 2022.

Il Governo avrebbe annunciato un incremento delle allocazioni alle tariffe regolate del nucleare e una riallocazione dell’aumento delle tariffe 2022 per un periodo di 12 mesi a partire da febbraio 2023, che consenta di limitare l’incremento tariffario al 4%.

EDF ha comunicato un potenziale impatto, ancora da quantificare in dettaglio, che potrebbe essere di circa 8,4 miliardi di euro ai prezzi di fine 2021, oppure di 7,7 miliardi ai prezzi di gennaio 2022.

Edf considererà azioni per proteggere il balance sheet e cancella la guidance di debito annunciando misure a protezione dei propri interessi.

Enel: Equita SIM parla di cattive notizie per il settore

Per gli analisti di Equita SIM si tratta di una notizia negativa per il settore che configura per EDF sia impatti diretti d breve termine, per la parte di vendita dell’energia nucleare a prezzo prefissato regolato, sia impatti transitori per il delay negli aumenti tariffari.

Questo potrebbe configurarsi come una sorta di Tariff Deficit, con gli aumenti tariffari "ritardati" non "cancellati" che potrebbero rappresentare un credito per future cartolarizzazioni.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che il timore di possibili misure governative impatterà negativamente la performance dei titoli energetici, data la mancanza di visibilità sugli effetti economici in discussione.

Enel: intervento Governo su bollette la prossima settimana

Tornando all'interno dei confini domestici, secondo Il Sole 24 Ore il governo italiano potrebbe intervenire sulle bollette giovedì prossimo, ma sul tema degli extra-profitti non si potrà ripetere quanto avvenuto con la Robin Hood Tax, definita incostituzionale.

Potrebbe essere allungato il periodo degli incentivi per le rinnovabili per ridurne l’impatto in bolletta.

Secondo Milano Finanza, la settimana prossima ci saranno degli incontri con le aziende del settore al MISE per definire il contributo per ciascuna.

Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, ci sarà una nuova manovra da 30 miliardi di euro per limitare impatti del caro-energia.

Repubblica, infine, sottolinea che ci sarà un primo intervento da 700 milioni di euro, utilizzando i proventi dalla CO2, ed un secondo più rilevante sugli extra profitti.

Enel: per Arera intervento da valutare con molta attenzione

In una intervista, il presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha sottolineato che andrà valutato con attenzione come intervenire.

Per i produttori idroelettrici bisognerà verificare se hanno venduto forward l’energia e quali vantaggi stanno ottenendo.

Discorso diverso per le rinnovabili incentivate che ricevono un significativo incentivo oltre al prezzo dell’energia.

Secondo gli analisti di Equita SIM, l’intervista al presidente di Arera evidenzia un approccio più negoziale da parte del governo con le società del settore.

Le più esposte tra quelle quotate a Piazza Affari sono Enel, con il 90% della produzione venduta forward, A2A, con il 55% e Iren con il 90%, Erg e Alerion.

La SIM milanese ritiene che il giudizio finale su un intervento del governo dipenderà molto dai livelli di "pricing" sul quale gli eventuali extra profitti verranno misurati.

Enel dice buy. Anche Kpler Cheuvreux, ma lima il target

In attesa di novità Equita SIM mantiene una view bullish su Enel, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 8,4 euro. 

A puntare sul titolo è anche Kepler Cheuvreux che oggi ha reiterato il rating "buy", con un target price ritoccato da 9,2 a 9 euro.

Il titolo resta nella italian to pick list del broker, i cui analisti evidenziano che il nuovo fair value offre un enorme margine di rialzo rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.