Enel crolla dopo stacco dividendo. Una grande occasione buy

Enel in fondo al Ftse Mib nel giorno dello stacco cedola: nessun sostegno dalle indiscrezioni relative alla partita su Infracom. Broker bullish sul titolo.

Image

La nuova settimana è partita con il piede decisamente sbagliato per Enel che non solo non riesce a sintonizzarsi con l'andamento positivo del Ftse Mib, ma scivola anche in fondo al paniere delle blue chips.

Enel sotto pressione. Titoli in fondo al Ftse Mib

Il titolo, dopo aver guadagnato lo 0,29% venerdì scorso, a avviato gli scambi già in calo oggi e ha ampliato progressivmente le perdite, continuando a viaggiare a non molta distanza dai minimi intraday.

Negli ultimi minuti Enel si presenta a 8,575 euro, con un affondo del 3,21% e oltre 16 milioni di azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 23 milioni.

Enel appesantito da stacco acconto dividendo 2021

Il titolo oggi è penalizzato dallo stacco dell'acconto sul dividendo 2021 nella misura di 0,175 euro per azione, in crescita del 9,4% rispetto a quello distribuito a gennaio dello scorso anno pari a 0,16 euro.

Sulla base dei valori del close di venerdì scorso, pari a 8,859 euro, l'acconto sul dividendo offre un rendimento intorno al 2% e precisamente all'1,97%.

Anche al netto dell'effetto cedola però Enel viaggerebbe comunque in rosso, con una flessione di quasi un punto e mezzo percentuale rispetto al close di venerdì scorso.

Enel: rumor su partita Infracom in Brasile

Il titolo non riesce a trovare alcun sostegno nelle indiscrezioni di stampa che arrivano dal Sole 24 Ore, dove è riportato un articolo sulla partita per l’aggiudicazione di Infracom, società della fibra di OI in Brasile.

Enel, infatti, attraverso Ufinet, di cui controlla il 21% del capitale, sta partecipando all’asta per aggiudicarsi la società per un controvalore potenziale fino a 5 miliardi di dollari, ricordando che la scadenza delle offerte è fissata al 22 di gennaio).

Equita SIM evidenzia che, considerando che Enel ha una opzione per salire al 100% di Ufinet esercitabile nel 2021, l’esborso potenziale includendo l’esercizio della CALL potrebbe arrivare a 7 miliardi di dollari.

Il piano di espansione nelle reti è parte dello sviluppo previsto di EnelX. Come riportato dal Sole 24 Ore, tuttavia, difficilmente l’esborso complessivo di Enel sarà per l’ammontare citato, considerando il potenziale incasso della vendita di Open Fiber e l’intenzione del colosso elettrico di aprire successivamente il capitale di Ufinet ad altri partner finanziari, incluso Macquarie attualmente in corsa per rilevare il controllo di Open Fiber.

Enel sotto la lente di Equita SIM

Secondo Equita SIM sono da verificare con Enel gli economics potenziali di una eventuale aggiudicazione in gara, ma soprattutto le intenzioni della società a valle delle operazioni di Enel Americas che potrebbero implicare una riorganizzazione complessiva delle partecipazioni in America Latina.

In attesa di ulteriori sviluppi gli analisti della SIM milanese confermano una view bullish su Enel, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 9,3 euro.

Enel: anche Mediobanca resta bullish dopo mossa Moody's

Equita SIM non è la sola a scommettere sul titolo, visto che non più tardi di venerdì scorso Mediobanca Securities ha reiterato il rating "outperform", con un target price a 9,5 euro.

La conferma è arrivata dopo che Moody's ha rivisto al rialzo il rating sul debito di lungo termine di Enel da "Baa2" a "Baa1" con outlook stabile.