Enel fiacco dopo la trimestrale, ma il target price sale

Enel ha presentato i conti del primo trimestre, accompagnati da una conferma della guidance per il 2023.

Anche la seduta odierna non ha riservato particolari sorprese per Enel che ha terminato gli scambi senza variazioni percentuali degne di nota.

Enel si ferma poco sotto la parità

Il titolo, dopo essersi fermato ieri a ridosso della parità, con un frazionale rialzo dello 0,02%, oggi ha ceduto leggermente terreno.

A fine giornata Enel si è presentato a 6,087 euro, con una flessione dello 0,2% e oltre 27 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 28 milioni.

Il titolo ha chiuso la giornata fermandosi appena sotto la parità all’indomani della presentazione dei risultati del primo trimestre.

Enel: i risultati del primo trimestre

Enel ha chiuso il periodo in esame con un utile netto ordinario pari a 1,512 miliardi di euro, in rialzo dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi si sono attestati a 26,41 miliardi di euro, in calo del 22,6%, mentre il margine operativo lordo ordinario è salito del 21,8% a 5,46 miliardi di euro.

L’indebitamento netto è sceso da 60,07 a 58,9 miliardi di euro, mentre gli investimenti sono aumentati del 13,4% a 2,87 miliardi di euro.

Enel: l’outlook per l’intero anno

Enel ha confermato le guidance sul 2023 e non ha modificato le attese, citando ancora l’incertezza sullo scenario regolatorio/governativo, ma ha chiaramente indicato che i numeri al momento sostengono le previsioni con un elevato grado di visibilità.

Da ricordare che per l’anno in corso Enel prevede di realizzare un utile netto ordinario tra 6,1 a 6,3 miliardi di euro, un margine operativo lordo tra 20,4 e 21 miliardi di euro e un indebitamento finanziario netto tra 51 a 52 miliardi di euro.

Enel: il commento di Equita SIM

Commentando i risultati di Enel, gli analisti di Equita SIM fanno sapere che il giudizio complessivo sul primo trimestre di quest’anno è positivo, grazie ad un Ebitda in forte crescita, al debito sotto controllo e alla conferma delle guidance sull’anno con elevato grado di visibilità.

La SIM milanese punta l’accento in particolare sulla crescita dell’Ebitda, definita significativa, e che si compara favorevolmente con l’attesa di crescita sul 2023.

Anche escludendo i risultati di Romania e Grecia, la crescita dell’Ebitda nel primo trimestre di quest’anno sarebbe del +15%.

Molto solida la performance di Spagna e America Latina, che hanno più che compensato la performance ancora debole in Italia, impattata dalle coperture negative sull’idro debole e dagli hedging negativi sulle attività di copertura nella Generazione, non pienamente compensati dal forte recupero del margine retail.

La crescita Ebitda non è pienamente riflessa sull’utile per l’aumento degli oneri finanziari che sono comunque attesi migliorare nel secondo semestre del 2023, anche per i cash in delle cessioni dal secondo trimestre.

Bene la gestione del debito che è in ulteriore decrescita. Enel si attende di chiudere ulteriori 2,8 miliardi di euro di cessioni entro il primo trimestre del 2023 ed i rimanenti 4,4 miliardi per il terzo trimestre 2023. La visibilità sulla riduzione del debito è quindi elevata.

Enel: Equita rivede stime e target price

Per Equita SIM il giudizio complessivo è positivo e gli analisti alzano le stime di Ebitda ed utile rispettivamente del 2,5% e del 4% sul 2023.

La raccomandazione sul titolo è confermata a “buy”, con un prezzo obiettivo alzato del 5% a 6,9 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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