Quest’ultima seduta dlla settimana prosegue nel segno della volatilità anche per Enel che risente dell’andamento ondivago del Ftse Mib, senza registrare al momento movimenti degni di nota.
Enel in lieve recupero dopo il tonfo della vigilia
Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un affondo di circa cinque punti percentuali, seguito a due giornate molto positive in cui ha guadagnato circa l’8,5%, oggi si muove poco al di sopra della parità.
Negli ultimi minuti Enel si presenta a 5,763 euro, con un progresso dello 0,42% e oltre 28 milioni di azioni scambiate fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 31,5 milioni.
Enel non beneficia del recupero dei BTP. Cala lo Spread
Al pari di altre utility, anche Enel non sembra beneficiare più di tanto dei segnali di distensione che arrivano dal mercato obbligazionario.
Lo Spread BTP-Bund cala del2,07% a 160,6 punti base, mentre qualche acquisto sui BTP favorisce un calo dei tassi, tanto che il rendimento dl decennale scende dell’1,25% all’1,889%.
Enel: ipotesi allo studio del Governo sul tema energia
L’attenzione su Enel, così come su altre utility, resta alta in vista di possibili nuove misure da parte del Governo per contrastare il caro energia.
Il Sole 24 Ore riporta un articolo sugli ulteriori possibili interventi del Governo Draghi, considerati i cari energia e le richieste da parte della associazioni di categoria.
Tra le ipotesi citate dal quotidiano c’è quella di concedere sostegni diretti alle imprese energivore in forma di sovvenzioni.
Allo studio inoltre, in coordinamento con l’Europa, la possibile limitazione del prezzo di vendita del gas e la possibilità di cedere l’energia elettrica ritirata dal GSE (rinnovabile) a prezzi calmierati ai settori energivori e a rischio delocalizzazione.
Enel: la view di Equita SIM
Gli analisti di Equita SIM fanno notare che il rischio regolatorio rimane quindi alto, anche se le misure citate dal Sole 24 ore non hanno impatti significativi sul settore utilities, soprattutto se nella forma di aiuti diretti ai settori energivori.
Da segnalare che il Governo nel frattempo ha autorizzato ulteriori 418 MW di impianti eolici, portando il totale delle autorizzazioni concesse con le nuove procedure a circa 1400 MW, un’accelerazione importante che segna un passo avanti nell’incremento della capacità installata rinnovabile.