ENI e A2A al centro dei rumor: che fare con i due titoli?

ENI e A2A imboccano sentieri opposti ma finiscono entrambi sotto i riflettori sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa.

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Tra le blue chip che oggi hanno calamitato l'attenzione degli investitori troviamo anche ENI e A2A che hanno però imboccato strade opposte.

ENI tira il fiato dopo due rialzi di fila

ENI, reduce da due sessioni in positivo, dopo aver guadagnato circa mezzo punto percentuale ieri, ha prestato il fianco ad alcune prese di profitto oggi.

Il titolo si è fermato a 13,576 euro, con una flessione dell'1,52% e quasi 16 milioni di azioni passate di mano, oltre la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 13 milioni.

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A2A sale ancora sul Ftse Mib

Ben diversa la conclusione di A2A che, archiviata la sessione di ieri con un rialzo di quasi un punto percentuale, ha performato ancora meglio oggi, mostrando più forza del Ftse Mib.

Il titolo si è presentato al close a 1,3065 euro, con un vantaggio del 2,27% e volumi di scambio vivaci, visto che sono state trattate oltre 13,5 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 9 milioni.

ENI e A2A: rumor su interesse per asset di Edison

ENI e A2A sono finiti sotto la lente alla luce di alcune notizie riportate dalla stampa.

Secondo il Sole 24 ore, fra i potenziali soggetti interessati ad acquistare le attività italiane di Edison risulterebbero ENI, A2A e F2i.

Al momento non ci sarebbero manifestazioni di interesse, in quanto non è stato avviato un processo di vendita strutturato e non è ancora stato nominato alcun advisor.

Da evidenziare che è in corso il completamento dell'acquisto del controllo di Edf da parte del governo francese a 12 euro per azione, per un esborso da 10 miliardi di euro.

Secondo l’articolo, il governo potrebbe vendere le attività italiane con una valutazione da 7-8 miliardi di euro per finanziare in parte le spese per investimenti da 50 miliardi di euro in manutenzioni e nuovi reattori nucleari.

Edison: focus su alcuni numeri del 2021

Equita SIM ricorda che nel 2021 Edison aveva registrato un margine operativo lordo pari a 989 milioni di euro, un risultato operativo dsi 466 milioni e un risultato netto pari a 413 milioni di euro.

Quanto agli altri dati operativi del 2021, si segnala che produzione netta di elettricità si è attestata a 17,4 TWh, mentre l'energia elettrica venduta ai clienti finali è stata di 15,5 TWh.

La potenza netta istallata nel 2021 è stata pari a 6,5 GW, mentre il gas venduto per usi civili si è attestato a 7,3 miliardi di metri cubi.

Tra le ipotesi avanzate dalla stampa, c'è anche quella di cedere solo alcuni degli assets di Edison.

Il Sole 24 Ore riporta le indicazioni del CEO di A2A che nei mesi scorsi aveva dichiarato interesse per il dossier, evidenziando che molti degli assets di Edison sono sinergici alle attività di A2A.

ENI e A2A al vaglio di Equita SIM

In attesa di novità gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish tanto su ENI quanto su A2A, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 19 euro per il primo e a 1,84 euro per il secondo.

A2A: l'analisi di Bca Akros

Più cauta la view di Banca Akros su A2A, con un rating "neutral" e un target price a 1,35 euro.

Secondo gli analisti sarebbe da escludere una completa acquisizione degli asset italiani di Edison da parte di A2A, visto che quest'ultima non ha una potenza di fuoco tale da affrontare questo deal.

A detta di Banca Akros è più ragionevole pensare che A2A possa fare squadra con un fondo infrastrutturale.