ENI: buy al volo. Dividendo cambia, crescerà velocemente ora

ENI ha guadagnato terreno sulla scia dei conti e del piano presentati venerdì, con importanti novità per il dividendo. Analisti molto soddisfatti.

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Nuova seduta in progresso per ENI che, dopo aver guadagnato poco più dell'1% venerdì scorso, è riuscito a fare ancora meglio oggi.

ENI ancora in positivo e in controtendenza rispetto al Ftse Mib

Il titolo è salito in controtendenza rispetto al Ftse Mib, fermandosi a 9,356 euro, con un vantaggio dell'1,72% e volumi di scambio elevati, visto che a fine sessione sono transitate sul mercato quasi 31 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 18,5 milioni.

ENI, al pari degli altri protagonisti del settore oil, ha beneficiato del rialzo messo a segno dal petrolio che continua a viaggiare in salita, mostrando un rally del 3,05% a 61,05 dollari.

ENI: il dividendo 2021 e le novità nel piano per le cedole fuure

Il titolo ha continuato a catalizzare gli acquisti dopo che venerdì scorso ha presentato i conti del quarto trimestre e dell'intero 2020, accompagnati dall'annuncio di un dividendo relativo all'esercizio 2020 di 0,36 euro, pi0ù che dimezzato rispetto a quello del 2019 pari a 0,86 euro.

Da ricordare che 0,12 euro sono stati già pagati a settembre scorso a titolo di acconto, mentre il saldo di 0,24 euro sarà staccato il prossimo 24 maggio, con messa in pagamento due giorni, il 26 maggio.

Interessanti novità per il dividendo sono arrivate venerdì dal piano strategico 2021-2024 presentato da ENI.Il nuovo business plan una soglia minima del dividendo di 0,36 euro per azione con un prezzo del Brent di 43 dollari al barile, inferiore di 2 dollari rispetto all'indicazione precedente, per poi aumentare con una percentuale crescente tra 30% e 45% del Free Cash Flow incrementale generato da uno scenario compreso tra i 43 e i 65 dollari al barile.

Complessivamente, il dividendo cresce di circa l'8% rispetto alla precedente politica di remunerazione e verrà suddiviso in due tranche di pagamento di pari importo a settembre e maggio.

ENI: Equita apprezza il nuovo piano strategico e rivede le stime

Positivo il feedback sul nuovo piano industriale di ENI che, come spiegato dagli analisti di Equita SIM, ha presentato un programma aggressivo di riduzione delle emissioni di carbonio combinato con una migliore politica di remunerazione degli azionisti.

Gli esperti ritengono che la stessa possa essere ben accolta dagli investitori e ridurre l’underperformance di ENI rispetto ai competitors.

La SIM milanese avrebbe inoltre apprezzato che ENI fosse più esplicita sulla creazione di valore del business delle rinnovabili, che verrà fuso con il business retail.

Nel complesso i messaggi sono migliori del previsto sugli obiettivi del piano, motivo per cui gli analisti di Equita SIM aumentano le stime per l'anno in corso, con un incremento dell'1% per l'Ebit e del 3% per l'eps, alzati rispettivamente del 5% e del 13% per il 2022.

ENI: i pilastri chiave della nuova strategia

Quanto agli aspetti più importanti della strategia, Equita SIM segnala che ENI ha deciso di decarbonizzarsi completamente entro il 2050, l’obiettivo più ambizioso nel settore oil, aggiungendo target intermedi più sfidanti.

Il target sarà raggiunto tramite i progetti sulle rinnovabili, economia circolare, CCS, bio-raffinerie e idrogeno a cui si accompagnerà il plateau della produzione upstream nel 2025, con il gas che occuperà la stragrande maggioranza di volumi upstream nel 2050.

Da segnalare il miglioramento della remunerazione degli azionisti: come annunciato nei risultati della prima metà del 2020, la remunerazione sarà una funzione dello scenario Brent allineando dividendo e Buyback alla generazione di cassa.

Confermata la view positiva su ENI che per Equita SIM è da acquistare, con un prezzo obiettivo alzato del 5% a 10,5 euro.

ENI: anche Kepler Cheuvreux e Bca Akros dicono buy

A scommettere sul titolo è anche Kepler Cheuvreux che oggi ha reiterato il rating "buy", con un target price a 11,5 euro.

Il broker, che conferma ENI tra i suoi preferiti nel settore oil, esprime apprezzamento per l'aumento della politica del dividendo e il riavvio del buyback.

A consigliare l'acquisto del titolo è anche Banca Akros che oggi ha ribadito il "buy", con un fair value a 11,5 euro.Per gli analisti gli attuali prezzi del petrolio coerenti con un rapido aumento del dividendo sulla base della nuova politica di ENI.