Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.
I mercati azionari continuano a mostrare un andamento incerto, complici diverse incognite all'orizzonte. Quali i possibili scenari?
L’andamento incerto dei mercati finanziari è proprio legato alle tante incognite all’orizzonte.
Il fattore più importante è quello delle pressioni inflazionistiche. Dopo i dati sorprendenti nel Regno Unito, che hanno evidenziato una impennata dell’inflazione core, vi è forte timore tra gli investitori che anche negli Stati Uniti e nella Zona Euro le pressioni inflazionistiche elevate possano convincere FED e BCE a prolungare il ciclo di rialzi.
Mercati azionari alle prese con varie incognite
Negli ultimi giorni sono aumentate notevolmente le probabilità che la Federal Reserve possa effettuare un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base tra giugno e luglio.
Poi c’è il rischio di default tecnico sulla questione dell’innalzamento del tetto al debito USA.
Crediamo che il compromesso tra repubblicani e democratici sarà trovato in extremis.
Tuttavia le tensioni sono molto elevate e anche l’agenzia Fitch ha deciso di cambiare l’outlook sul debito USA, ponendo il rating in osservazione con implicazioni negative (una scelta prudente dopo il caso del 2011 quando S&P aveva deciso di fare il downgrade del rating sul debito USA proprio durante il braccio di ferro tra dem e rep sempre sul debt ceiling).
Terzo fattore di rischio le prospettive economiche. La notizia della recessione tecnica in Germania ha scosso i mercati finanziari.
La forte revisione al ribasso delle stime sul PIL del primo trimestre hanno portato dubbi agli investitori sullo stato di salute delle economie del Vecchio Continente.
A limitare gli effetti negativi sono invece arrivati i forti acquisti sul comparto tecnologico (Nvidia, AMD, Palantir Technologies, Microsoft) grazie alla frenesia dei trader per le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
La view sul Ftse Mib
Il Ftse Mib si è riportato sui recenti minimi di periodo. C'è il rischio di nuovi cali nel breve?
Da un punto di vista grafico, sarà fondamentale per il Ftse Mib la tenuta del supporto in area 26mila punti.
La tenuta del sostegno a 26mila punti e un perentoria vittoria dei 26.500 punti, potrebbero creare le condizioni per risalire verso obiettivi long a 26.900 e a 27.100 punti.
Tali prospettive sarebbero annullate con il cedimento dei 26.000 punti, preludio a un possibile ribasso in direzione dei 25.700 punti, bottom di fine marzo.
Focus su ENI e Saipem
Visti i recenti movimenti del petrolio, quali indicazioni operative ci può fornire per ENI e Saipem?
Il disastroso mese di aprile e l’inizio di maggio con un collasso dei prezzi del petrolio anche al di sotto dei 66 dollari al barile, avevano portato molte nubi sul comparto energetico sulla scia di un calo della domanda globale.
Nelle ultime settimane i prezzi del greggio hanno cercato di limitare i danni riportandosi al di sopra dei 70 dollari al barile.
Al momento il leggero rialzo non è tuttavia significativo per cambiare il trend di medio/breve periodo.
Per quanto riguarda ENI e Saipem, le quotazioni sono vicine a supporti significativi.
Per ENI l’eventuale violazione ribassista del sostegno a 12,89 euro potrebbe gettare le basi per una discesa verso 12,44 euro. Segnali positivi solamente sopra 13,44 euro.
Per Saipem segnali negativi giungeranno con la rottura del sostegno a 1,23 euro, preludio a un possibile calo in direzione di 1,14 euro, supporto strategico anche in ottica di lungo periodo.
L'analisi dell'euro-dollaro
L'euro-dollaro ha continuato a indebolirsi nelle ultime sedute. Quali le attese nel breve?
Nel breve le prospettive sono ribassiste. Il trend negativo partito dai picchi di inizio maggio a 1,1092, ha portato le quotazioni dell’euro-dollaro a toccare un bottom nella sessione di giovedì a 1,0707.
Il break-out di 1,07 potrebbe essere la condizione per rialimentare le pressioni negative e portare le quotazioni di EUR/USD verso i prossimi target short ipotizzabili a 1,0631, bottom del 20 marzo. Concreti segnali positivi solamente sopra 1,0830.