Tra le blue chip che oggi salgono in controtendenza rispetto al Ftse Mib troviamo anche ENI, che occupa una delle prime posizioni nel paniere di riferimento.
ENI in rialzo anche oggi
Il titolo dopo aver guadagnato ieri un punto percentuale, reagendo in seguito a tre sessioni consecutive in calo, si spinge in avanti anche oggi.
Mentre scriviamo, ENI passa di mano a 14,59 euro, con un vantaggio dell’1,05% e oltre 3,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco meno di 10 milioni.
ENI cavalca il nuovo rialzo del petrolio
Il titolo, come detto prima, si muove in controtendenza rispetto al Ftse Mib, beneficiando dell’andamento positivo del petrolio.
Dopo la chiusura in rialzo di ieri, l’oro nero allunga ancora il passo e negli ultimi minuti viene fotografato a 77,45 dollari, con un vantaggio dello 0,71%. +
ENI: i conti del 4° trimestre di Var Energi
ENI intanto resta sotto la lente sulla scia dei conti di Var Energi, controllata norvegese al 63%, che ha riportato i risultati del quarto trimestre del 2023.
La società ha riportato nel periodo in esame un utile netto pari a 129 milioni di dollari in flessione del 74%, al di sopra dei 103 milioni del consenso, mentre i ricavi si sono attestati a 1,679 miliardi, in flessione del 29%.
L’Ebitda ha riportato una flessione del 32% a 1,332 miliardi di dollari, mentre l’Ebit del 74% a 399 milioni di dollari.
La produzione è stata pari a 225mila barili equivalenti al giorno, in rialzo del 5%, mentre il free cash flow si è attestato a 196 milioni e il dividendo complessivo è stato pari a 270 milioni, pari a 0,11 dollari per azione, in calo del 7%.
La produzione di Var Energi, già pubblicata nel report del 25 gennaio, è risultata in crescita del 7% sequenzialmente nel quarto trimestre e i volumi complessivi 2023 di 213mila barili equivalenti al giorno hanno centrato il range di guidance da 210-220mila barili.
Var Energi: l’outlook sulla produzione 2024
Var Energi ha fornito un outlook sulla produzione 2024 in un range compreso tra 280 e 300mila barili equivalenti al giorno, ovvero +36% anno su anno.
Alla fine del 2025, la società punta a produrre 400mila barili equivalenti al giorno grazie a 9 progetti in esecuzione e al contributo dell’acquisizione di Neptune Norge.
La società ha confermato su base sequenziale il dividendo per il quarto trimestre 2023 e ha dichiarato di voler pagare lo stesso importo anche per il primo trimestre del 2023.
ENI: il commento di Equita SIM
Gli analisti di Equita SIM ritengono che il rapporto Ebit/flusso di cassa operativo sotto le attese di Var Energi non dovrebbe avere implicazioni per ENI, che beneficia di un utile netto superiore alle attese e della conferma del dividendo.
Non cambia intanto la view della SIM milanese che su ENI ribadisce la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 19,5 euro.
ENI sotto la lente di Intesa Sanpaolo
A scommettere sul titolo è anche Intesa Sanpaolo, che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare, con un target price a 20 euro.
Dopo i conti del quarto trimestre di Var Energi, gli analisti evidenziano che il peso della controllata, sulla base del prezzo di mercato, pesa nell’ordine di circa il 6% sul loro fair value basato sulla somma delle parti.