ENI cala, ma la mossa dei bond piace. Un buy appetibile ora?

ENI torna indietro dopo il rialzo di ieri, complice la flessione del petrolio: focus sul lancio del primo bond sostenibile. La view e le strategie dei broker.

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In una giornata in cui a Piazza Affari domina la cautela, con il Ftse Mib che continua ad oscillare intorno alla parità, si conferma in calo ENI che risente della debolezza dell'intero settore oil.

ENI in calo: movimento speculare a quello della vigilia

Il titolo si difende meglio dei competitors, ma non riesce ad evitare il segno meno, vivendo una seduta speculare a quella della vigilia.

ENI ieri ha avviato la settimana con un rialzo dello 0,71%, mentre oggi cede lo 0,73% a 10,378 euro, con oltre 5,7 milioni di azioni trattate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 16,5 milioni.

ENI risente del calo del petrolio. I driver delle prossime 2 sedute

Il titolo, come detto prima, mostra più debolezza del Ftse Mib, sintonizzandosi con la negativa impostazione del settore oil, complice l'ulteriore arretramento del petrolio.

Dopo aver ceduto oltre mezzo punto percentuale ieri, l'oro nero continua a scendere, presentandosi negli ultimi minuti a 68,75 dollari, con un ribasso dello 0,65%.

Il focus degli operatori è rivolto all'appuntamento di domani, quando è in agenda il report sulle scorte strategiche USA, mentre giovedì si guarderà al rapporto mensile dell'Opec sul mercato petrolifero e a quello dell'Agenzia Internazionale dell'Energia.

ENI: completata prima emissione sustainabilty linked

Intanto ENI finisce sotto la lente dopo che nella giornata di ieri la società ha completato l’emissione inaugurale di un "sustainabilty linked" bond dal valore nominale complessivo di 1 miliardi di euro, con scadenza giugno 2028.

Il bond pagherà una cedola dello 0,375%, pari al Mid Swap di pari scadenza più 50 punti base e prevede un meccanismo di incremento della cedola di 25 basis points (step-up) del coupon.

Ciò avverrà nel caso in cui l’emittente non rispetti alcuni obiettivi legati alla riduzione dell’emissione di Co2 da raggiungere entro il 2025 e al raggiungimento di almeno 5GW di capacità installata rinnovabile entro il 2026.

ENI sotto la lente di Equita SIM: buy confermato

Equita SIM evidenzia che si tratta della prima emissione "Sustainability linked" emessa da ENI, a sostegno della strategia di decarbonizzazione.

La SIM milanese valuta positivamente l’emissione di questa tipologia di strumenti, in quanto permettono di aumentare la visibilità e l’impegno di ENI nell’implementazione della strategia e di misurarne gli effetti nel breve/medio termine.

Non cambia intanto la strategia degli analisti che su ENI mantengono una view bullish, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 11,8 euro, valore che implica un potenziale di upside di circa il 14% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

ENI al vaglio di Mediobanca

Meno entusiastica la view di Mediobanca Securities che su ENI ha un rating "neutral", con un target price a 10 euro. Commentando il lancio del primo bond sostenibile da parte del gruppo, gli analisti parlano di una mossa che rafforza l'impegno del gruppo nella strategia di transizione verso la i decarbonizzazione al 2050, fornendo prodotti e servizi completamente decarbonizzati ai propri clienti.