ENI svetta sul Ftse Mib: i motivi. Ecco fin dove può correre

ENI scatta ancora in avanti dopo il rally di venerdì, in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib. Un titolo da non perdere: ecco perchè.

A dispetto dell’andamento negativo del Ftse Mib, che pur avendo recuperato dai minimi intraday si conferma in rosso, prosegue in netta controtendenza la seduta di ENI.

ENI scatta in avanti e sale in netta controtendenza sul Ftse Mib

Il titolo non più tardi di venerdì scorso ha messo a segno un rally del 3,07% dopo due sedute consecutive in calo, e oggi estende i guadagni, mostrandosi intenzionato a regalarsi il bis.  

Negli ultimi minuti ENI si presenta a 12,384 euro, poco sotto i massimi intraday, con un rialzo del 2,47% e oltre 9,2 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 13,5 milioni.

ENI corre con il rally del petrolio. Ecco cosa ha deciso l’Opec

Il titolo conquista la prima posizione nel paniere delle blue chip, beneficiando in primis dell’impennata del petrolio. Dopo aver guadagnato poco meno di mezzo punto percentuale venerdì, l’oro nero oggi sta facendo il pieno di acquisti e si presenta a 90,35 dollari, con un rally del 3,97%.

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Il petrolio continua a salire con decisione dopo le novità arrivate dall’Opec+ che, stando a quanto riferito da alcuni delegati, ha deciso di tagliare la produzione di petrolio per la prima volta da oltre anno.

La riduzione è attesa nell’ordine di circa 100mila barili al giorno, complici i timori per una recessione a livello globale e le preoccupazioni legate all’arrivo sul mercato di una maggiore quantità di materia prima dall’Iran, qualora venisse raggiunto l’accordo sul nucleare.

Petrolio: Opec+ peserà di più della proposta del G7

Di fatto il petrolio ha ampliato i guadagni dopo le indicazioni arrivate dall’Opec+, visto che un taglio della produzione era già atteso e più di qualcuno aveva messo in conto una sforbiciata più decisa che però al momento non c’è stata.

Già questa mattina gli analisti di Equita SIM avevano evidenziato in una nota che un segnale circa una stretta da parte dell’Opec+ potrebbero sostenere le quotazioni del greggio in un ambiente macro in peggioramento.

La SIM milanese vede, invece, un impatto molto più contenuto per ora dal meccanismo proposto dal G7 che prescrive il divieto di copertura assicurativa e di finanziamenti a spedizioni di greggio e prodotti raffinati di origine russa, se questi non saranno venduti a prezzi che rispettino il tetto prestabilito.  

Secondo gli analisti questo meccanismo non avrà ricadute rilevanti per il prezzo del greggio, in quanto l’adesione della maggioranza dei Paesi importatori è tutt’altro che scontata.

ENI: incontro tra AD e Ministro degli Investimenti dell’Arabia Saudita

Intanto ENI approfitta della corsa del petrolio e si spinge in avanti anche sulla scia delle novità annunciate nel week-end.

Sabato scorso il Ministro degli Investimenti dell’Arabia Saudita, HE Khalid Al-Falih, ha incontrato l’AD di ENI, Claudio Descalzi, il quale ha illustrato la strategia di decarbonizzazione della compagnia, con particolare focus sulle molteplici iniziative industriali e tecnologie a servizio della transizione energetica.

Il Ministro Saudita ha condiviso le prospettive del Paese al 2030 e la strategia nazionale di investimento saudita.Le parti hanno poi condiviso il ruolo dell’Arabia Saudita nell’ambito delle attuali sfide poste dal mercato energetico.

A margine dell’incontro, ENI e il Ministero degli Investimenti saudita hanno firmato un memorandum d’intesa volto a promuovere la cooperazione tra il gruppo italiano, istituzioni e aziende saudite, principalmente nell’ambito dello sviluppo sostenibile nel Paese, e per una chimica indirizzata verso le specialità.

Le aree di cooperazione indicate nel memorandum riguardano lo studio dello sviluppo congiunto di iniziative nei settori della mobilità sostenibile, dell’economia circolare e della chimica.

ENI: Bca Akros conferma il buy

Secondo gli analisti di Banca Akros, il Memorandum of Understanding conferma la posizione competitiva di ENI nell’area e il suo know-how nell’industria chimica.

Gli esperti ribadiscono la loro view bullish sul titolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 16,5 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 33% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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