ENI in calo, ma arrivano buone news. Un buy da valutare?

ENI frena dopo 7 giornate consecutive con il segno più: focus sulle ultime novità dal fronte societario. La view degli analisti.

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La seduta odierna è stata vissuta a passo di gambero da ENI che, dopo una partenza positiva, ha innestato la retromarcia, perdendo progressivamente terreno, tanto da chiudere gli scambi in rosso.

ENI cala dopo 7 sedute in rialzo

Il titolo, reduce da ben sette sedute consecutive in luce verde, dopo aver archiviato quella di venerdì scorso con un frazionale rialzo dello 0,04%, oggi ha tentato inizialmente l'allungo.

Dopo aver toccato in mattinata un top intraday a 14,55 euro, ENI ha ripiegato strada facendo, presentandosi al close a 14,328 euro, con una flessione dello 0,65%.

Molto bassi i volumi di scambio, visto che a fine seduta sono passate di mano oltre 6,5 milioni di azioni, ben al di sotto della media degli ultimi 30 giorni, pari a quasi 13 milioni, complice la chiusura di Wall Street per festività.

ENI frenato dal calo del petrolio

ENI si è mosso in controtendenza sul Ftse Mib oggi, penalizzato anche dalle negative indicazioni arrivate dal mercato petrolio.

Il circuito del Nymex è rimasto chiuso oggi per via del Martin Luther King Day, ma sul Globex il Wti è scambiato in calo, presentandosi a 78,9 dollari, con una flessione dell'1,2%.

ENI intanto non è riuscito a trovare particolare sostegno nelle ultime novità dal fronte societario.

ENI: nuova scoperta di gas nell'offshore egiziano

Il gruppo ha annunciato ieri una nuova importante scoperta di gas nel pozzo esplorativo Nargis-1, nella concessione "Nargis Offshore Area", nel Mar Mediterraneo orientale, al largo dell'Egitto.

Chevron è l’operatore con una quota del 45%, mentre IEOC Production controllata da ENI, detiene una quota del 45% e Tharwa Petroleum detiene una quota del 10%.

La scoperta potrà essere sviluppata sfruttando la vicinanza alle infrastrutture ENI esistenti.

Equita SIM evidenzia che non sono stati forniti dettagli sull'entità della scoperta, ricordando che nel dicembre 2022, Welligence Energy Analytics aveva indicato la scoperta a Nargis-1 per 3,5 trilioni di metri cubi di gas.

Sia ENI che Chevron hanno una forte posizione nel Mediterraneo orientale: il gruppo italiano in Egitto e a Cipro, mentre quello americano nei giacimenti del leviatano.

ENI al vaglio di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM spiegano che se fosse confermato il numero di Welligence, ritengono che il valore della scoperta per ENI possa essere pari a qualche centinaio di milioni di dollari.

La SIM milanese ricorda che ENI è attualmente il principale produttore in Egitto con una produzione di idrocarburi di circa 350mila barili al giorno.

L’Egitto è diventato un hot spot per il gas dopo la scoperta del giacimento offshore di Zohr nel 2015.

Attualmente ENI produce circa il 60% della produzione totale di gas del Paese nordafricano e gestisce anche l'impianto di esportazione di gas naturale liquefatto di Damietta da 5 milioni di tonnellate l'anno.

Confermata la view bullish di Equita SIM su ENI, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 19 euro.

ENI sotto la lente di Bestinver

Meno ottimista il giudizio di Bestinver che sul titolo ha un rating "hold", con un range di valutazione pari a 15-16 euro.

Il broker è più cauto sul titolo, evidenziando che i suoi multipli sono pressocché allineati a quelli dei competitors.

Gli analisti di Bestinver accolgono in ogni caso con favore la nuova scoperta di gas annunciata da ENI, spiegando che la stessa conferma la validità del focus del gruppo sull'attività offshore in Egitto.