Sale il petrolio, Eni, Saipem e Tenaris in evidenza

Sale il petrolio, Eni, Saipem e Tenaris in evidenza. Per questi tre titoli l’analisi tecnica prevede un futuro di rialzo, ecco i prossimi target

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Sale il petrolio, Eni, Saipem e Tenaris in evidenza. Per questi tre titoli l’analisi tecnica prevede un futuro di rialzo, ecco i prossimi target. 

L’Opec prevede scarsità dell'offerta

Prezzi del petrolio in crescita: l'Opec+ prevede una scarsità di offerta per il futuro. Gli esperti del comitato tecnico congiunto (Jtc) dell'Opec calcolano che le scorte di greggio scenderanno di almeno due milioni di barili al giorno da settembre a dicembre. Nelle prossime ore si terrà la riunione dei paesi membri dell'Opec per decidere se andare avanti con gli incrementi "cauti" della produzione già decisi in precedenza per giugno (+700mila barili) e per luglio (+840mila barili). Secondo Warren Patterson, capo della strategia sulle materie prime di ING, il mercato è in questa fase di espansione in grado di assorbire l'aumento dell'offerta, quindi è probabile che i membri dell'Opec decidano di incrementare l'output senza danneggiare le quotazioni del greggio.

L’economia continua a crescere

L'andamento dell'economia aiuta a mantenere previsioni di aumento dei consumi per il futuro: l'indice Markit PMI manifatturiero dell'Eurozona si è attestato a 63,1 punti, al di sopra della rilevazione preliminare e della stima degli analisti, entrambe ferme a 62,8 punti, e al di sopra dei 62,9 punti di aprile. 

Brent e Wti in accelerazione

Oggi il Brent future è in crescita del 2,2% circa a 70,85 dollari, il Wti future cresce del 2,85% circa a 68,20 dollari. Ottima la reazione dei principali titoli del comparto, con Eni che sale del 2,2% a 10,28 euro circa, Saipem in rialzo del 3,65% a 2,14 euro circa e Tenaris che cresce del 2,35% a 9,55 euro circa. 

Eni, prossima resistenza a 10,94 euro

Eni ha toccato un massimo intraday a 10,316 euro dopo aver terminato lunedì a 10,056 euro.

A 10,66 euro si colloca il massimo del 31 marzo, limite superiore della fase laterale disegnata negli ultimi mesi. Il superamento di quei livelli sarebbe un primo indizio in favore della ripresa del rialzo in atto dai minimi di fine ottobre a 5,73 euro. Alla rottura di 10,94, lato alto del gap ribassista del 6 marzo 2020 e 50% di ritracciamento della discesa dai massimi di aprile 2019, per Eni si aprirebbero nuovi spazi di rialzo almeno fino in area 12,50, dove si colloca un altro gap, quello del 24 febbraio 2020. 

Saipem, segnali di forza sopra 2,13 euro

Saipem è salito martedì fino a 2,146 euro dalla chiusura di lunedì a 2,061.

Equita Sim ha confermato il giudizio "hold" sul titolo con prezzo obiettivo a 2 euro dopo Saipem ha annunciato che da oggi Antonio Paccioretti prenderà il ruolo di Chief Financial Officer sostituendo Stefano Cavacini. Per gli esperti il gruppo ha fatto "un buon lavoro negli ultimi anni sul fronte del controllo della struttura finanziaria e indebitamento in un contesto di settore sfidante".

Saipem si muove dal top di febbraio all'interno di un canale ribassista (una coppia di linee parallele). Un canale di questo tipo molto spesso si dimostra una figura di continuazione della tendenza precedente, in questo caso il rialzo in atto dai minimi di ottobre. La rottura del lato alto del canale, a 2,13 circa, confermerebbe un quadro di crescita con primo target a 2,40 e successivo a 2,72 euro, sul top di febbraio. Solo ribassi nuovamente al di sotto dei 2 euro metterebbero in discussione l'ipotesi rialzista.

Tenaris, target fino a 11,50 euro?

Tenaris si è spinto martedì fino a quota 9,574 (close precedente a 9,33). Ieri Bestinver aveva confermato il rating "buy" sul titolo con target in revisione. Per gli esperti il recupero della domanda globale di tubi Octg potrebbe essere solo all'inizio e probabilmente continuerà per i prossimi due anni almeno. 

Tenaris ha testato a più riprese negli ultimi giorni il supporto critico di area 9,35, linea di tendenza disegnata dai minimi di ottobre (e passante per quelli di gennaio), riuscendo poi a rimbalzare con forza. Prossimo target a 9,97, top del 12 marzo già testato anche il 18 maggio. Oltre quei livelli il titolo si guadagnerebbe la possibilità di salire per un altro euro e mezzo almeno, quindi fino in area 11,50 euro.

(Alessandro Magagnoli)