Enel regina tra le utility. Tra buy hot 2022: ecco il target

Utility sotto la lente con i rumor su nuovi interventi del Governo contro il caro bollette. Spunta contributo di solidarietà: buone notizie per Enel.

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A circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, le utility calano in controtendenza rispetto al Ftse Mib, tranne due eccezioni.

Utility in calo, tranne poche eccezioni. Enel in pole position

A indossare la maglia nera è Hera con un calo dello 0,74%, seguito da Snam e Italgas che scendono dello 0,27% e dello 0,17%, mentre A2A viaggia in rosso dello 0,12%.

Si presenta a ridosso della parità Tena con un frazionale rialzo dello 0,06%, ma ad avere la meglio su tutti è Enel con un vantaggio dello 0,82%, mostrando più forza anche dell'indice Ftse Mib.

Utility: nuove misure del Governo contro caro bollette

Le utility finiscono sotto la lente sulla scia di nuove indiscrezioni di stampa, riportate in particolare dal Messaggero, secondo cui il Governo starebbe lavorando ad un primo provvedimento da 3-4 miliardi di euro per ridurre i costi delle bollette elettriche.

Una parte arriverebbe dalla cartolarizzazione degli incentivi per le rinnovabili attraverso l’emissione di un bond.

Il secondo intervento sarebbe sulle rinnovabili che ricevono un incentivo fisso oltre al prezzo dell’energia sul PUN, ossia il prezzo unico nazionale. Quest’ultimo sarebbe calcolato in modo differente.

Utillity: spunta contributo di solidarietà. Cosa ha in mente il Governo

Infine, il governo starebbe lavorando ad un "contributo di solidarietà" da parte degli operatori energetici, ma evitando rischi di incostituzionalità come per la Robin-hood tax.

Secondo il Sole 24 Ore, si terrà mercoledì l’incontro sul caro-energia al ministero dello sviluppo economico.

Secondo gli analisti di Equita SIM, individuare in modo consensuale con gli operatori un prezzo soglia sostenibile oltre il quale fissare il contributo degli operatori energetici sarebbe comunque complicato.

L’obiettivo dei provvedimenti sono i 40 twh idroelettrici ed i 10-20 twh di solare incentivato con il conto energia: incentivo fisso più il prezzo del PUN. Il Sole 24 Ore stima che assumendo prezzi teorici dell’energia per l’intero 2022 a 150 €/mwh, l’extra-profitto per questi ultimi sarebbe di 1,8 miliardi di euro.

Per l’idroelettrico, con lo stesso scenario, i profitti teorici sarebbero 4,8 miliardi di euro, contro un profitto di circa 1,2 miliardi se i prezzi fossero a 60 €/mwh.

Infine, andrebbe verificato chi ha venduto forward senza extra-profitti, come Enel che avrebbe venduto i suoi 15 twh idroelettrici a 60 €/mwh.

Il Sole 24 Ore sottolinea che l’obiettivo del governo sarebbe raccogliere dal contributo di solidarietà circa 2 miliardi di euro.

Utility: le società più esposte a Piazza Affari

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che le società più esposte sono Enel, con il 90% di produzione venduta forward, A2A, con 4 twh idroelettrici di cui 55% produzione forward, Iren, con 1,3 TWh hydro 90% già venduti, Erg e Alerion.

Il giudizio finale su un intervento del Governo dipenderà molto dai livelli di pricing sul quale gli eventuali extra profitti verranno misurati.

Enel tra le top pick 2022 di Mediobanca

I riflettori intanto restano puntati su Enel che, come detto prima, oggi è la migliore tra le utility, grazie anche alla conferma bullish di Mediobanca Securities.

Gli analisti dell'istituto di Piazzetta Cuccia hanno indicato Enel tra le loro top pick per il 2022, segnalando che nel comparto di riferimento la loro preferenza è accordata alle utility integrate più che a quelle regolate.

Per le azioni del colosso elettrico è ribadita la raccomandazione "outperform", con un prezzo obiettivo a 8,3 euro, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 20% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.