Borse: ecco un segnale da seguire. Eur/Usd e Petrolio buy?

Le Borse potranno salire ancora, ma molto dipenderà da come si comporterà una variabile chiave a livello intermarket.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sul quadro intermarket e sulle strategie da seguire. Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

L’euro-dollaro si mantiene al di sopra di area 1,08. La tendenza rialzista in atto proseguirà o siamo in un punto in cui si rischia di tornare indietro?

A livello grafico l’euro-dollaro si conferma uno degli asset più interessanti, in quanto con la quotazione recentemente raggiunta in area 1,09, ha toccato un livello tecnico molto sensibile.

Euro-Dollaro verso nuovi rialzi?

Quella appena indicata è un’area di ritorno verso il basso, quindi il cross è chiamato a dare un movimento molto forte che, stante l’ipercomprato di breve e la figura tecnica, dovrebbe essere di correzione verso area 1,065/1,06.

In seguito l’euro-dollaro dovrebbe trovare la forza per violare i recenti massimi e abbandonare le chiavi di lettura ribassista che lo hanno riguardato negli ultimi mesi.

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L’euro-dollaro sarà un driver assoluto in termini intermarket, perché è ovvio che se dovesse osservare una pausa in questa zona, il tutto corrisponderebbe a un rafforzamento del dollaro che però, vista la correlazione attualmente esistente, non sarebbe gradito ai mercati azionari.

Per l’euro-dollaro un superamento pieno di area 1,095 in chiusura settimanale, darebbe la stura a nuovi allunghi, con obiettivi ambiziosi in zona 1,135/1,14.

Viceversa, se la figura tecnica che vedo dovesse funzionare, dovremmo vedere una discesa verso 1,065/1,06, dove l’analisi andrebbe rivisitata, fermo restando che per ora sarei propenso a ipotizzare una piccola correzione.

Gli scenari attesi per l’oro

Cosa può dirci in merito al recente andamento dell’oro e quali le attese nel breve?

L’inversione dell’oro a livello strategico nei portafogli dei grandi investitori è un dato di fatto.

La perfetta violazione di area 1.680 dollari e la prosecuzione dell’allungo stupiscono per la profondità di questa inversione.

Il gold ha ancora strada al rialzo, con un target in area 2.065 dollari, ma nel brevissimo è in forte ipercomprato, quindi per raggiungere l’obiettivo indicato ha bisogno di correggere un po’.

L’oro in ogni caso è in assoluto l’asset che negli ultimi tempi ha dato la chiave di lettura più corretta di inversione di quel trend ribassista di lungo e di una violazione decisamente al rialzo.

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Petrolio: un’inversione long da cavalcare

Il petrolio sta rifiatando un po’ dopo aver avvicinato quota 82 dollari al barile. Qual è la sua view su questo asset?

Anche in questo caso la mia sensazione è che il petrolio abbia ormai interrotto quella fase di costante indebolimento che lo ha attraversato recentemente.

La violazione di area 80 dollari segnala un’inversione long con proiezioni molto estreme verso i 100 dollari.

Solo un ritorno sotto i 70 dollari al barile farebbe chiamare un’ondata ribassista, ma per quanto mi riguarda mi aspetto un movimento impulsivo al rialzo e abbandonerei qualsiasi posizionamento short sul petrolio.

Per me il petrolio ha girato al rialzo, magari non con la velocità del recente passato, ma credo che la debolezza che lo ha interessato sia stata superata.

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Borse ancora in salita?

Quale chiave di lettura ci può offrire per i mercati azionari e quali i possibili scenari per le prossime sedute?

Se per le valute il driver è indiscutibilmente l’euro-dollaro, per i mercati azionari è il Nasdaq, che è stato un po’ il colpevole di questa sottoperformance degli indici americani rispetto a quelli europei.

Ieri è successa una cosa importante, con il Nasdaq ha violato al rialzo una resistenza dinamica in essere da gennaio 2022.

Teoricamente quindi il listino tecnologico ha abbandonato la fase di decrescita, ha realizzato dei minimi crescenti e sembrerebbe pronto ad accelerare verso l’alto.

La violazione di area 11.700 è avvenuta per il Nasdaq 100 e se dovesse essere confermata in chiusura di settimana, mi aspetto una rapida proiezione in zona 12.200, con successivi allunghi fino ai 13.000 punti, con tutti gli ovvi benefici per i listini azionari.

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Occhio quindi al Nasdaq, per il quale va capito se la violazione degli 11.700 punti è un falso breakout o se si confermerà in chiusura di settimana.

Se così fosse gli indici azionari sarebbero ancora forti e così accadrebbe anche per l’euro, l’oro e il petrolio.

In sintesi, sono positivo sulle Borse e l’unico dubbio che ho è l’euro molto forte che deve riuscire a superare la sua resistenza, perchè altrimenti il dollaro rischia di ricacciare verso il basso tutti gli asset inversamente correlati, compreso l’azionario.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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