Ftse Mib: ribasso proseguirà, ecco i target. Eur/Usd sell?

Il Ftse Mib sul grafico settimanale sta creando una curva ribassista che induce a pensare a nuovi cali: ecco fin dov secondo Antonello Marceddu.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib si mantiene al di sotto di area 24.000, violata nei giorni scorsi. Quali le attese nel breve?

Osservando il grafico settimanale, sembra che il Ftse ib non abbia proprio voglia di salire per ora, perchè sta realizzando la classica figura del pull-back, cioè vuole concludere la parte del ribasso che sta configurando. 

A livello giornaliero, invece, la fisionomia è leggermente diversa: quella di lunedì scorso è stata una seduta interlocutoria, seguita dal calo di martedì, ma il Ftse Mib non ha ancora chiuso un gap di una finestra interessante.

Mi riferisco a uno dei gap più profondi aperti di recente ed è quello del 15-16 marzo, con una chiusura dell'indice a 23.499 punti il 15 marzo e un'apertura a 24.135 punti il giorno dopo.

Martedì il Ftse Mib ha chiuso buona parte di questo intervallo, ma il gap non è stato ancora colmato con il body della candela, solo con le shadow.

Nei prossimi giorni mi aspetto una certa direzionalità perchè dopo la doji di ieri è necessario che oggi il Ftse Mib sia positivo per poter andare al rialzo.

Non mi sembra però che l'indice voglia muoversi in questa direzione, quanto piuttosto portare avanti la discesa. La dinamica settimanale mi suggerisce un'idea di questo tipo e quanto detto la scorsa settimana in merito a un possibile rialzo del Ftse Mib verso i 25.000/25.500 punti, al momento è da dimenticare.

L'idea è che l'indice possa continuare a scendere, anche considerando che sul grafico settimanale sta creando una curva ribassista.

Dopo la chiusura del gap citato prima, ce ne sono altri anche importanti e il più ampio è quello dell'8-9 marzo tra i 22.300 e i 22.800 punti.

Ne segnalo un altro tra l'11 e il 14 marzo tra i 23.050 e i 23.320 punti, da valutare come tappa intermedia prima di una discesa più ampia verso i 22.800/22.300 punti.

L'euro-dollaro continua a crollare senza sosta. Il movimento in atto è destinato a durare?

Vedo molto male l'euro-dollaro che continua a soffrire per la perdurante forza del biglietto. L'obiettivo al ribasso ora è a quota 1,03, livello visto tra fine dicembre 2016 e inizio gennaio 2017.

Il cross si avvicina sempre più a quello che in quel periodo è stato il terrore della moneta unica, ossia la parità con il biglietto verde.

L'euro-dollaro sta scendendo con bassi volumi, ma di fatto sta calando, e segnalo a livello settimanale in primo step a 1,05/1,048 e poi in area 1,03.

A mio avviso il punto di approdo per il cross è questo ed è probabile che ci arrivi anche in tempi molto brevi.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del petrolio e quali le sue attese nel breve?

Il petrolio è in fase laterale e sta creando sul grafico una flag da cui dovrà provare a uscire, in una direzione o nell'altra.

La mia idea è che le quotazioni possano raggiungere in primis i minimi di martedì in area 97 dollari e poi quelli del 25 aprile a quota 95,28 dollari.