Ferrari più forte del Ftse Mib. Un buy su cui puntare?

Ferrari mostra più forza dell'indice Ftse Mib nel giorno in cui prende il via la prima tranche del buy-back. Eccocosa aspettarsi dai conti del 2° trimestre.

Al pari di quanto accaduto per il Ftse Mib e molte altre blue chip, la seduta odierna è stata vissuta a due facce anche da Ferrari.

Frrari risale dopo due sedute in calo

Il titolo, reduce da due giornate in calo, dopo aver chiuso quella di ieri con un lieve ribasso dello 0,11%, oggi ha perso inizialmente terreno, per poi recuperare e cambiare direzione di marcia.

A meno di un’ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, Ferrari è fotografato a 176,6 euro, con un rialzo dello 0,8% e oltre 145mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 350mila.

Ferrari avvia prima tranche del piano di buy-back

Ferrari ha reso noto che a partire da oggi avvierà il nuovo piano di buy-back anticipato nel recente Capital Markets Day, ricordando che l’ammontare è pari a 2 miliardi euro, da eseguire entro il 2026.

La prima tranche da 150 milioni di euro, di cui 120 milioni sul mercato EXM e 30 milioni sul NYSE, avrà inizio oggi e sarà da completare entro il 30 novembre 2022.

Ai prezzi attuali rappresenterebbe lo 0,5% del capitale che in parte potrà essere utilizzato al servizio del piano di incentivazione azionaria.

Ferrari sotto la lente di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ricordano che attualmente Ferrari detiene circa 11 milioni di titoli, pari al 5,7% del capitale, per effetto del precedente piano di buy-back.  

Non cambia intanto la view della SIM milanese che non si sbilancia sul titolo e ribadisce la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 185 euro.

Ferrari: Bca Akros bullish. Le attese sui conti del 2° trimestre

Bullish invece la strategia di Banca Akros che proprio ieri ha rinnovato l’invito ad accumulare Ferrari in portafoglio, con un target price a 195 euro, valore che implica un potenziale di upside di circa il 10% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari. 

Gli analisti hanno confermato rating e target in attesa dei conti del secondo trist che saranno diffusi da Ferrari tra un mese e precisamente il prossimo 2 agosto.

Banca Akros non si aspetta grandi sorprese, visto che le sue aspettative sono sostanzialmente in linea con il consenso.

Nel dettaglio, i ricavi sono visti in rialzo del 15% anno su anno a 1,189 miliardi di euro, mentre l’utile netto dovrebbe aumentare da 206 a 226,3 milioni, con un incremento di quasi il 10%.

Per l’Ebitda le attese parlano di un rialzo dell’8,8% a 420,1 milioni, mentre l’indebitamento netto industriale dovrebbe aumentare a 360 milioni di euro, rispetto ai 136 milioni dei primi tre mesi dell’anno, complice anche il pagamento di dividendi per 250 milioni di euro e l’acquisto di azioni proprie per circa 75 milioni di euro.

Con riferimento all’intero 2022, Banca Akros vede ricavi in ascesa da 4,27 a 4,72 milioni di euro, un utile netto in salita da 833 a 925 milioni e un Ebitda in aumento da 1,53 a 1,73 miliardi di euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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