Ferrari frena dopo il rally. Broker scatenati dopo i conti

Ferrari torna indietro dopo aver toccato nuovi massimi storici ieri in seguito ai conti del 2022. Le reazioni degli analisti.

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A Piazza Affari quest'ultima seduta della settimana prosegue nel segno delle vendite anche per Ferrari, che si sintonizza con la negativa impostazione del mercato.

Ferrari frena dopo la corsa della vigilia

Il titolo, reduce da due sessioni consecutive in positivo, dopo aver chiuso quella di ieri con un rally del 7,3%, oggi ha imboccato da subito la via delle vendite.

Negli ultimi minuti Ferrari è fotografato a 241,6 euro, con una flessione del 2,11% e circa 350mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 290mila.

Il titolo frena dopo la corsa di ieri, quando è arrivato a segnare un nuovo massimo storico, toccando nell'intraday un top a 247,1 euro.

Ferrari: i conti del 4° trimestre

Ferrari ha fatto il pieno di acquisti dopo aver presentato i conti del quarto trimestre che hanno mostrato un utile netto in rialzo del 3% a 221 milioni di euro, a fronte di ricavi in ascesa del 17% a 1,37 miliardi.

L'Ebitda è aumentato del 18% a 469 milioni e l'Ebit del 13% a 298 milioni, mentre l'indebitamento netto si è attestato a 207 milioni.

Ferrari: la guidance per il 2023

Quanto alla guidance per il 2023, Ferrari si aspetta ricavi in rialzo del 12% a 5,7 miliardi di euro, un Ebitda adjusted in aumento del 20%-23% a 2,13-2,18 miliardi di euro e un Ebit in crescita del 18%-22% a 1,45-1,5 miliardi di euro, mentre.

Nel 2023 saranno presentati 4 nuovi modelli e i prezzi saranno in rialzo in media a singola cifra, ritenuta sufficiente a compensare l’inflazione, sebbene la visibilità non sia elevata.

Ferrari: la view di Equita SIM

I conti del quarto trimestre e la guidance per il 2023 sono stati superiori alle attese di Equita SIM, i cui analisti hanno alzato le stime per quest'anno all'estremo superiore dell'outlook.

Confermata la view cauta su Ferrari, con una raccomandazione "hold", a fronte di un prezzo obiettivo alzato del 10% a 231 euro.

Ferrari: Intesa Sanpaolo e Credit Suisse alzano stime e target

Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Intesa Sanpaolo che oggi hanno rinnovato l'invito ad aggiungere il titolo iin portafoglio, con un target price alzato da 244,8 a 285,2 euro.

Per gli analisti i conti e la guidance di Ferrari sono stati superiori alle attese e rappresentano le basi per il il raggiungimento e anche il superamento dei target previsti dal piano industriale al 2026.

Bullish anche la view di Credit Suisse che da una parte ha un rating "outperform" sul titolo, con un fair value rivisto da 290 a 310 dollari.

Dopo i risultati del 2022 e l'outlook per il 2023, la banca elvetica ha rivisto le stime di Ferrari, aumentando quelle di Ebitda da 2,09 a 2,2 miliardi di euro per quest'anno e da 2,27 a 2,38 miliardi di euro per il 2024.

Le indicazioni di Oddo BHF e di Mediobanca su Ferrari

A rivedere la valutazione del titolo sono stati anche gli analisti di Oddo BHF che al pari dei colleghi di Credit Suisse hanno ribadito la raccomandazione "outperform", rivedendo il prezzo obiettivo da 270 a 300 euro.

Gli esperti evidenziano che Ferrari è in pole position per il 2023, dopo aver sorpreso positivamente con la guidance per quest'anno, salita più delle aspettative.

Infine, al coro degli ottimisti si aggiunge anche Mediobanca Securities che ha un rating "outperform" su Ferrari, con un target price che passa da 239 a 276 euro.

Anche in questo caso gli analisti hanno messo mano alle stime, aumentando quelle relative all'Ebitda dell'8%, con un incremento del 3% per quelle di utile netto riferite al 2023.