Chiusura negativa anche ieri per Fiera Milano che ha perso terreno per la terza seduta di fila.
Fiera Milano in rosso anche ieri
Il titolo, dopo aver ceduto oltre due punti e mezzo percentuali in avvio di settimana, ha continuato ad arretrare ieri. Fiera Milano si è fermato a 3,205 euro, con una flessione del 2,14% e oltre 400mila azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco meno di 300mila.
Fiera Milano: allo studio ipotesi di integrazione con Fiere di Parma
Fiera Milano sta valutando un progetto di potenziale integrazione con Fiere di Parma, finalizzato a rafforzare il proprio posizionamento internazionale nel settore agroalimentare attraverso la creazione di una grande fiera dedicata fondendo TuttoFood (di proprietà di Fiera Milano) con Cibus, di proprietà di Fiere di Parma.
L’indiscrezione emersa su diversi giornali è stata confermata sia dal CEO di Fiera Milano che da alcuni azionisti di Fiere di Parma.
L’operazione in fase di valutazione prevederebbe l’ingresso di Fiera Milano nell’azionariato di Fiere di Parma attraverso un aumento di capitale dedicato e sottoscritto attraverso il conferimento della manifestazione TuttoFood.
L’accordo sarebbe dunque inizialmente rivolto al settore agroalimentare, ma l’ingresso di Fiera Milano nell’azionariato di Fiere di Parma aprirebbe ad ulteriori potenziali sinergie in altre filiere.
Chi è Fiere di Parma
Equita SIM ricorda che Fiere di Parma è tra i principali operatori fieristici italiani e ha chiuso gli esercizi 2018/2019 con un fatturato rispettivamente di 41 e 33 milioni di euro, un Ebitda di 8,9 e di 7,3 milioni, un Ebit di 3,9 e di 2,4 milioni e un debito netto di 15 milioni nel 2018 e di 10 milioni nel 2019.
A differenza di Fiera Milano, Fiere di Parma è proprietaria del quartiere fieristico.
La struttura dell’azionariato di Fiere di Parma prevede tra i principali azionisti, Credit Agricole con una quota del 34%, Comune di Parma e Provincia di Parma con il 20% ciascuno e Camera di commercio di Parma con il 12%.
Fiera Milano: Equita SIM commenta la potenziale integrazione
In attesa dello sviluppo del processo e di maggiori dettagli, quali ad esempio la valorizzazione di Fiere di Parma, quota acquisita da parte di Fiera Milano e gestione degli asset immobiliari, gli analisti di Equita SIM ritengono che l’operazione sia in linea con la strategia di crescita delineata dal management di Fiera Milano.
L’operazione ha senso industriale in quanto permetterebbe di ridurre la competizione nel mercato domestico e di rafforzare il posizionamento internazionale in una filiere strategica come quella dell’agroalimentare, creando una manifestazione fieristica in grado di competere con le principali fiere europee di settore.
Da prendere in esame invece le valutazioni che verranno fatte sui due asset, la quota che Fiera Milano acquisirebbe per comprendere la flessibilità che la società avrà nello sviluppo del business congiunto e la strategia di crescita del nuovo evento.
Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Fiera Milano mantiene fermo il rating “hold”, con un prezzo obiettivo a 4,1 euro.