Anche la seduta di ieri si è conclusa in positivo per Fincantieri che ha guadagnato terreno per la seconda seduta di fila.
Fincantieri chiude la settimana in positivo
Il titolo giovedì è salito di circa un punto e mezzo percentuale e ieri si è regalato il bis, fermandosi a 0,6255 euro, con un vantaggio dell’1,38% e circa 3,8 milioni di azioni scambiate, poco opra la media degli ultimi 30 giorni pai a circa 3,6 milioni.
Fincantieri: i risultati del 2021
Fincantieri è finito sotto la lente dopo che mercoledì a mercati chiusi ha diffuso i conti del 2021.
Il gruppo ha chiuso lo scorso anno con ricavi in rialzo del 28,3% a 6,662 miliardi di euro, mentre l’utile netto è stato pari 22 milioni di euro, in netto recupero rispetto alla perdita di 240 milioni accusata nel 2020.
L’Ebitda adjusted è salito del 57,4% a 495 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 859 milioni, contro gli 1,062 miliardi di fine 2020.
Nel 2021 Fincantieri ha raccolto ordini per 3,3 miliardi di euro rispetto ai 4,5 miliardi del 2020 e ai 3,65 miliardi attesi da Equita SIM.
Fincantieri: la guidance per il 2022
Quanto alla guidance per il 2022, Fincantieri ha indicato che lo scontro russo-ucraino riduce la visibilità di breve sull’evoluzione del business, con i potenziali impatti che non posso essere valutati puntualmente.
Tuttavia, al netto di questi elementi, la guidance per il 2022 anticipa ricavi in crescita, superando le stime attese prima della pandemia, un EBITDA adjusted margin in consolidamento e un debito netto in peggioramento, con un ritorno ai livelli del 2020.
Equita SIM parla di una guidance 2022 coerente con le sue stime, evidenziando che dalla conference call sono emersi messaggi di supporto sulle prospettive di crescita e il posizionamento di Fincantieri nelle diverse business unit.
Fincantieri: prospettive di crescita per le varie business unit
Parlando del settore cruise, che rappresentato il 59% del fatturato 2021, l’industria crocieristica sta rapidamente tornando sui livelli pre-pandemici, con la domanda che è attesa superare l’offerta a partire dal 2026. Questo rende la società più confident sulla ripresa degli ordini dal settore. Per la divisione militare, che pesa per il 26% del fatturato 2021, l’attuale contesto può rappresentare un game changer per l’industria, visti gli incrementi di budget militare annunciati. Fincantieri è pronta a beneficiarne grazie al ruolo di leadership in alcuni segmenti ad alto interesse.
Per il business ES&S il management è confidente di vedere un miglioramento della profittabilità nel 2022, mentre per l’M&A: tutti i discorsi sono sospesi dato il contesto.
Fincantieri sotto i riflettori di Equita SIM
Quanto alla guidance 2022, nonostante le incertezza macro, il profilo di crescita gode di una buona visibilità. A livello di margini, il management è confidente di gestire il tema della cost inflation grazie all’elevata qualità del backlog in consegna quest’anno.
La guidance sul debito non sconta prudentemente la potenziale accelerazione di ordini nel militare e gli anticipi dell’ordine da 4 miliardi della Marina indonesiana.
Gli analisti hanno aggiornato il loro modello facendo aggiustamenti a livello divisionale che li portano tuttavia a confermare sostanzialmente le stime a livello consolidato.
Le stime 2022 di Equita SIM, che sono coerenti con i target della società, anticipano un fatturato in crescita del 13% a 7,55 miliardi di euro, con un EBITDA adjusted di 553 milioni e un debito netto di 2,3 miliardi di euro. Non cambia la view cauta sul titolo, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 0,69 euro.