Fine corsa per Moderna? Covid-19 alle spalle, titolo crolla

Il titolo Moderna crolla a Wall Street. Per la biotech Usa è già fine corsa? Il successo del vaccino mRna per il Covid-19 è alle spalle. Troppa concorrenza. Ora c'è anche Sanofi.

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Moderna crolla ancora. Il titolo della biotech di Cambridge, in Massachusetts, ha chiuso con l'ennesimo scivolone del 7,33% lunedì al Nasdaq, portando a quasi il 50% il deprezzamento registrato nel 2022. Moderna, che è stata ovviamente una delle trionfatrici nella pandemia di coronavirus, riesce a esssere ancora in positivo sull'arco dei dodici mesi a Wall Street ma ha perso moltissimo, visto che solo nell'agosto scorso sfondava quota 400 dollari di valore (avvicinandosi anche ai 500 dollari) e adesso scambia intorno a 126 dollari. Sembra davvero a fine corsa l'effetto Covid-19 per Moderna, che è stata in grado di rivoluzionare il settore (insieme alla tedesca BioNTech partner di Pfizer) con il suo vaccino basato sulla tecnologia dell'Rna messaggero (mRna).

Per Moderna è già fine corsa? Il titolo crolla ancora a Wall Street

Segnali in questo senso erano arrivati già nell'autunno scorso, con il via libera ai primi trattamenti farmacologici del coronavirus (da Merck & Co. a Pfizer, a Eli Lilly), ma anche per l'emergere di una concorrenza sempre più ampia proprio sui vaccini. "Aumento della concorrenza e mancanza di visibilità" sulle vendite future hanno portato a una perdita d'interesse degli investitori in generale per tutti i titoli legati al Covid-19, ha sottolineato Hartaj Singh, analista di Oppenheimer, intervistato da Bloomberg. Singh dà un giudizio market perform al titolo Moderna. E la perdita d'interesse viene ribadita anche da Daina Graybosch, analista di Svb Leerink, che invece attribuisce il market perform a BioNTech e non ha una copertura sul titolo Moderna. "La vedo su tutta la linea", conferma.

Alle spalle il successo del Covid-19. Moderna soffre la concorrenza

A dare una spallata a Moderna lunedì a Wall Street aveva contribuito Emmanuel Papadakis, analista di Deutsche Bank, che ha confermato il suo rating hold sul titolo, tagliando però il prezzo obiettivo da 175 a 155 dollari. Papadakis ritiene che l'ultima trimestrale, comunicata a fine febbraio, sia stata "relativamente solida" e che Moderna al Nasdaq mantenga "un buon sostegno alla valutazione dai fondamentali" agli attuali corsi. E in realtà non è solo Moderna a passarsela male in questo 2022. L'andamento di BioNTech è stato infatti speculare a quello della rivale: lunedì il titolo della biotech tedesca ha chiuso con un crollo del 7,35% al Nasdaq (e da inizio anno si è deprezzato di quasi il 50%).

Nuova concorrenza per Moderna ora anche dalla francese Sanofi

In tema di concorrenza a Moderna, intanto, va segnalato l'annuncio di lunedì di Sanofi. La big pharma francese investirà 935 milioni per lo sviluppo di vaccini mRna in patria, all'interno del più ampio piano quinquennale da 2 miliardi di euro a livello globale annunciato nel luglio dello scorso anno. L'obiettivo di Sanofi è proprio quello di recuperare terreno su rivali come Moderna e Pfizer, che sono riuscite a generare decine di miliardi di dollari di ricavi (e salvato vite) sviluppando rapidamente vaccini mRna contro il Covid-19. Modello di business (e scientifico) che ora in molti stanno cercando di replicare anche su altri virus e patologie. In quest'ottica in agosto Sanofi aveva acquisito per 3,2 miliardi di dollari l'americana Translate Bio, altra specialista di mRna. Sanofi scambia in rally di oltre il 4% a Parigi (per una performance moderatamente positiva nel 2022). (Raffaele Rovati)