Fineco ti chiude il conto corrente. Chi rischia e da quando

Fineco ha inviato una lettera ad alcuni dei suoi clienti, preannunciando la chiusura del loro conto corrente. Ecco chi rischia e perchè.

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Una lettera con cui si annuncia la stretta sui correnti: è questa la missiva inoltrata da FinecoBank ai clienti che hanno troppa liquidità non investita.

FinecoBank chiuderà il conto corrente ai suoi clienti. A chi e da quando

Il gruppo bancario attivo nel trading e nel risparmio gestito ha inoltrato ai suoi clienti un’informativa per avvisarli che, a partire dal prossimo 18 maggio, la banca avrà il diritto di rescindere il rapporto di conto corrente.

La chiusura si materializzerà qualora al momento del recesso e nei 3 mesi precedenti vi siano contemporaneamente 3 condizioni.

La prima è la presenza sul conto corrente di una giacenza media di liquidità per un controvalore uguale o superiore a 100.000 euro.

La seconda è l'assenza di qualsiasi forma di finanziamento, anche se già concesso ma non utilizzato, ad eccezione delle carte di credito.

La terza condizione è data dall'assenza di qualsiasi forma di investimento in prodotti di risparmio gestito o amministrato.

Finecobank: i motivi alla base della chiusura del conto corrente

La scelta così drastica preannunciata da FinecoBank è legata ai costi derivanti dai tassi di interesse interbancari, come l'Euribor, sempre più bassi e il conseguente incremento della liquidità in giacenza.

Da ricordare che in Italia, in base agli ultimi dati forniti dall'ABI, a fine 2020 sui conti correnti degli italiani è stato raggiunto il livello record di oltre 1.700 miliardi di euro.

Questa enorme liquidità deve fare i conti però con un Euribor sempre più basso, basti pensare che a febbraio 2021 è stato toccato il valore di -0,553%.

La presenza di tassi negativi e la prospettiva che questo tasso di interesse interbancario si mantenga su livelli ancora bassi in futuro, hanno un impatto negativo sulla gestione della liquidità, specie con riferimento a quella tenuta ferma dai clienti sul conto corrente, ancor più quando ciò avviene per un lungo periodo di tempo.

Questo fa sì che il cash depositato sul conto diventa sempre più oneroso per la banca e ciò ha indotto FinecoBank ad una mossa così drastica che di fatto porterà a cacciare una determinata tipologia di clientela, per quanto la stessa possa essere facoltosa.

FinecoBank: una scelta coerente con la strategia del gruppo

Secondo gli analisti di Equita SIM, l’azione è coerente con la strategia di FinecoBank di attivare azioni per trasformare e rendere più efficienti i conti "full-liquidity" che sono inattivi.

A ciò si affianca una maggior selettività nella fase di acquisizione di nuovi clienti, che vede una nuova struttura di pricing dall’8 febbraio 2021.

Gli esperti di Equita SIM ritengono in ogni caso che i clienti di FinecoBank che hanno un ammontare significativo di liquidità sul conto e che sono "inattivi", rappresentino un numero molto contenuto.

FinecoBank perde sul Ftse Mib, ma resta un buon affare

La SIM milanese non cambia idea su FinecoBank, confermando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 15,5 euro.

Intanto il titolo quest'oggi perde terreno a Piazza Affari e dopo tre sessioni consecutive in progresso, cede l'1,44% a 14,415 euro, con oltre 2,2 milioni di azioni scambiate, già in linea con la media degli ulti 30 giorni.