Jp Morgan la peggiore del Dow Jones su risultati in frenata

Jp Morgan Chase & Co. batte le attese ma crolla al Nyse nella peggiore performance del Dow Jones Industrial Average. Risultati in frenata, spese in crescita.

Inizia male la tornata di trimestrali per la Corporate America, con Jp Morgan Chase & Co. che batte le attese del mercato ma presenta risultati in frenata sia in termini di utile che di ricavi. E il colosso di Wall Street (maggiore banca Usa per asset) ha registrato una crescita superiore alle aspettative per quanto riguarda le spese. “Vogliamo essere molto, molto competitivi in termini di retribuzioni. Se questo restringe i margini, così sia”, ha dichiarato il chief executive Jamie Dimon ma la reazione del mercato non è stata positiva. Jp Morgan ha infatti segnato un crollo del 6,15% venerdì al Nyse, in quella che è stata la peggiore performance sia dell’S&P 500 che del Dow Jones Industrial Average.

Risultati in frenata nel trimestre e Jp Morgan è la peggiore del Dow

Tuttavia a deprimere i corsi di Jp Morgan a Wall Street è stata la guidance. Nonostante Dimon di recente anticipasse la crescita più netta in decenni per l’economia Usa, fattori ribassisti permangono. Su tutti l’inflazione, volata fino al 7,0% annuo in dicembre, sui massimi dal 1982. “Nei prossimi uno o due anni prevediamo di guadagnare leggermente sotto gli obiettivi perché i venti contrari probabilmente supereranno quelli di coda“, ha dichiarato il chief financial officer Jeremy Barnum, secondo quanto riportato dalla Cnbc. E il tema delle spese rimarrà una costante: Barnum ha spiegato di attendersi che aumentino dell’8% nel 2022 a 77 miliardi di dollari a causa soprattutto delle “pressioni inflazionistiche”.

Jp Morgan peggiore del Dow anche sulla guidance. Teme l’inflazione

“È vero che il mercato del lavoro è rigido, che c’è un po’ di inflazione salariale ed è importante per noi attrarre e trattenere i migliori talenti e pagare in modo competitivo in base alle prestazioni”, ha sottolineato Barnum, allineandosi con quanto detto da Dimon. In ogni caso Jp Morgan beneficerà dell’aumento dei tassi d’interesse e della crescita dei prestiti che hanno attratto gli investitori nel settore finanziario negli ultimi mesi. È probabile che le entrate nette da interessi raggiungano i 50 miliardi quest’anno, un guadagno di 5,5 miliardi rispetto al 2021 ottenuto solo grazie al ritorno a una politica di aumento del costo del denaro da parte della Federal Reserve che Dimon invocava da tempo. (Raffaele Rovati)

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