Ftse Mib: possibili sorprese a brevissimo. Focus su 2 banche

Il Ftse Mib si muove in uno spazio delimitato da due livelli chiave, oltre cui ci arà una direzionalità più forte. La view di Massimiliano De Marco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Massimiliano De Marco, analista tecnico di Robotrend.com, con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib è tornato sotto quota 22.000 punti. C’è il rischio di nuovi ribassi nel breve?

Naturalmente, come dicevamo nelle scorse settimane, gli indici riflettono la forte incertezza sullo scenario, sia macro, con l’inflazione non accenna a scendere e le Banche Centrali sono obbligate a mantenere una politica aggressiva rischiando una recessione, sia geopolitico.

L’indice Ftse Mib rimane nello spazio tra i due livelli chiave, 21.200 punti al ribasso e 22.800 punti al rialzo, oltre i quali è ragionevole aspettarsi una direzionalità più forte.

Andando più sullo stretto, 22.300 sarebbe il primo segnale di aggressione a livelli più alti, mentre il pluritestato 21.600 punti aprirebbe le porte alla rottura del supporto principale.

Attenzione alla reazione alla riunione della Fed di questa sera.  

Come valuta l’attuale impostazione di Banco BPM e Bper Banca e quali indicazioni ci può fornire per entrambi? 

Banco BPM è in lungo consolidamento triangolare, con la trendline inferiore al momento molto distante in area 2,40 euro, ed un’altra area di supporto in zona 2,60 euro.

Al rialzo la soglia psicologica dei 3 euro ha agito più volte come resistenza. In generale, 3,2 e 2,4 euro sono i livelli del triangolo che, se rotti, provocherebbe una forte accelerazione.

Bper Banca nel breve ha un quadro misto: ha fatto segnare un massimo divergente, ovvero un livello di prezzo superiore ai precedenti, ma non supportato dagli indicatori, e questo potrebbe provocare una correzione fino ad area 1,43-1,47 euro.

Nel lungo, invece, il titolo sembrava trovarsi in un canale discendente, ma dal minimo a 1,24 euro la reazione sembrerebbe essere impulsiva. Per questo motivo, un test di 1,45 euro potrebbe essere un punto di inversione forte verso un nuovo trend rialzista.

Ieri Banca Generali e Banca Mediolanum sono stati travolti dalle vendite. Qual è la sua view su questi due titoli?

Banca Generali rimane in un trend ribassista contenuto da una trendline che al momento richiederebbe almeno una chiusura daily sopra 27 euro per essere messa in discussione. Il titolo si è portato sul forte supporto orizzontale a 25 euro: perderlo significherebbe accelerare ulteriormente.

Banca Mediolanum è in una situazione simile ma con livelli meno definiti, a parte il forte supporto a quota 6 euro. Per sostenere un outlook di inversione rialzista, è richiesto almeno un recupero con chiusura oltre 6,7 euro.   

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato e a quali consiglia di guardare ora?

Ci sono pochissimi titoli che hanno situazioni tecniche “invoglianti”, per cui il consiglio generale rimane quello di attendere dei segnali di inversione, anche a costo di perdere una fase iniziale di rimbalzo. Tra i nomi che possono performare meglio, darei un’occhiata a Diasorin e Terna.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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