Ftse Mib: grosse nubi in arrivo. ENI e Stellantis tra i buy

Il Ftse Mib da qui a inizio 2022 potrebbe muoversi in un range di circa 1.000 punti, ma dopo i rischi aumenteranno. La view di Fabrizio Brasili.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.

Il Ftse Mib ha allungato il passo nelle ultime sedute, riportandosi appena sopra quota 27.000 punti. Quali le attese nel breve?

Raggiunti ancora una volta i 27.000 punti, ci sono reali probabilità almeno fino al giro mese ed anno, che il Ftse Mib rimanga fra i 26.200/26.300 e i 27.200/27.300 punti.

Soprattutto con le contrattazioni di inizio gennaio, il range potrebbe ampliarsi fra i 25.800/25.900 e i 27.500/27.600 punti.

Se il 2022 iniziasse nella banda inferiore di quest'ultimo range, le probabilità di assistere ad un mese di gennaio negativo sarebbero molto più elevate.

Le variabili a medio termine sono ahimè molte e significative, come l'aggravarsi in Italia della Pandemia, la nomina del nuovo presidente della Repubblica, un possibile nuovo presidente del Consiglio, elezioni anticipate e tassi in rialzo negli Stati Uniti.

Spingendosi un po' più in là possiamo sempre vedere più probabile un primo trimestre con un Ftse Mib in ribasso verso i 24.500/24.600 puni come minimo.

Come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo? Su quali dei due consiglierebbe di puntare nel 2022?

Consigliamo di puntare sempre più su Intesa Sanpaolo che su Unicredit, anzi, vedremo bene una doppia operazione long Intesa Sanpaolo e short Unicredit.

La prima con uno stock picking mirato fra i 2,05/2,06 e i 2,10/2,15 euro, la seconda con acquisto di opzioni put marzo per i più prudenti, in area 13 euro e in area 13,5 euro per i più esperti, con vendita di call giugno.

Quali sono i titoli che a suo avviso si prospettano più interessanti per una scommessa il prossimo anno? Quali i nomi da mettere in portafoglio?

Oltre ad Intesa Sanpaolo di cui abbiamo già parlato, suggeriamo sempre fra le blue chips Stellantis, con una cedola importante e ripetitiva.

Consigliamo il titolo con accumuli graduali mano a mano che il Ftse Mib sì porta, come detto, verso area 25.800/25.900 prima e poi fino ai 24.500/24.600. Diciamo raccogliere gradualmente ed aumentando a scendere fino a 14,80/14,90 euro, passando dai 15,20/15,30 euro e provenendo dai 15,50/15,60 euro.

Puntiamo sempre su ENI, ma evidentemente con un occhio attento al prezzo del petrolio, cominciando ad accumulare in maniera più decisa sul gap lasciato aperto a 11,5/11,6 euro.

A seguire consigliamo Leonardo e Telecom Italia nella versione risparmio, due titoli molto sottovalutati per motivi diversi.

Poi anche Bper Banca, Banca Carige, Banco BPM, Banca Popolare di Sondrio e Credem, tutti più o meno coinvolte nel risiko bancario.

Segnalo come new entry EL.EN, nostra vecchia realtà foriera di tante soddisfazioni, oltre alla matricola Directa SIM.

L’euro-dollaro si avvia a chiudere l’anno intorno a quota 1,13. Quali scenari si possono ipotizzare almeno per la prima parte del 2022?

Tiro alla fune continuo fra le opposte realtà di Europa e Stati Uniti, principalmente tramite il rapporto euro-dollaro, ma anche per via del rafforzamento stagionale dovuto alle rimesse delle multinazionali USA dislocate all'estero che riportano gli utili negli Stati Uniti.

A fare da contraltare l'enorme debito pubblico USA, che continua e continuerà ad aumentare, l'inflazione ed i tassi visti in aumento nel primo semestre del 2022.  Si tratta di fattori che non fanno altro che indebolire il dollaro contro euro, con il cross che dovrebbe fino a gennaio flirtare fra i minimi degli ultimi 12 mesi di 1,1180 e quota 1,1380.

Andando poco oltre la prossima primavera, lentamente, prevediamo un costante recupero verso i massimi toccati quest'anno di 1,2350.