Ftse Mib in stand-by: quali scenari? Unicredit e Intesa buy?

Per il Ftse Mib il vero test ora è il superamento di una soglia resistenziale ben precisa. La view di Stefano Sabetta.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib sta gravitando intorno all’area dei 26.000: quali riflessioni si possono fare sull’attuale situazione del mercato?

Situazione pressoché identica a quanto abbiamo avuto modo di osservare la scorsa settimana.

Dopo la riunione di Jackson Hole, dove un magistrale Jerome Powell ha avuto modo di inquadrare la questione relativa al tapering, preparando ad un’eventuale decisione a settembre, nessun effetto si registra al momento sul Ftse Mib, mentre gli indici americani sono andati a formare nuovi massimi storici.

Tutte le decisioni si spostano sui livelli di occupazione e inflazione americana non perché vi sia una correlazione diretta sul nostro mercato, ma perché un improvviso avvio della politica monetaria meno accomodante potrebbe spingere anche la BCE ad aprire anche sui nostri mercati una politica più restrittiva.

Da un punto di vista di analisi tecnica, i livelli da monitorare restano i medesimi per il Ftse Mib. Dal lato delle resistenze riteniamo che il vero test sia il superamento di area 26.300/26.380 punti, oltre al livello dei 26.000 punti che resta una soglia psicologica.

Dal punto di vista dei supporti, invece, è sempre l’area compresa tra 25.870 e 25.720 punti a fare da base, anche se delle false violazioni sono ancora probabili.

Unicredit e Intesa Sanpaolo sono due temi interessanti ora? Quali indicazioni ci può fornire per entrambi?

Sicuramente migliore è la situazione tecnica complessiva di Intesa Sanpaolo rispetto ad Unicredit, fatta eccezione per il fatto che i due titoli insistono, cercando di accumulare simultaneamente sotto un livello di resistenza.

Nel caso di Intesa Sanpaolo si tratta di quota 2,475 euro, mentre abbiamo dei discreti supporti in area 2,34 euro. Si tratta di una situazione di compressione che deve trovare una direzionalità più netta.

Da un punto vista di confronto con l’indice europeo settoriale, Intesa Sanpaolo mostra un’allineamento pieno con l’Eurostoxx banks, mentre anche qui più in ritardo è il titolo Unicredit rispetto all’indice preso a riferimento.

Unicredit, tuttavia, ha un potenziale di salita legato a possibili news che si possono sviluppare attorno alla questione del risiko bancario, tema che potrebbe farlo diventare il protagonista dei prossimi mesi.

Da un punto di vista dei livelli tecnici, il titolo Unicredit si trova sotto una trend line ribassista costruita prendendo a riferimento il time frame settimanale ed unendo i top dell’11/05/2018 e del 14/02/2020, quindi una resistenza statica obliqua di lungo termine.

La sua resistenza più prossima è la cifra tonda degli 11 euro, scapolati i quali ci attendiamo che la media a 200 che passa a 11,30 euro circa costituirà area di riflessione per il titolo, prima del test più importante in area 11,60 euro.

Qual è la sua view su Azimut e FinecoBank e quali strategie ci può suggerire per questi due temi?

Molto interessanti i due titoli del risparmio gestito. La raccolta netta si conferma tonica per entrambi i titoli. La raccolta del solo mese di luglio è stata di oltre 1,6 miliardi di euro per Azimut e di 919 milioni di euro per Fineco.

Il primo titolo sembra voler recuperare definitivamente la discesa pandemica del marzo 2020. Sarà importante monitorare Azimut che si trova nel range 23,18/24,18 euro, dove passa una resistenza settimanale che testa in questi giorni.

Dal punto di vista supportivo il titolo fornirebbe degli importanti segnali di forza se, in caso di ritracciamento, mantenesse l’area dei 23,15 euro, applicando il principio tecnico dell’inversione dell’ex resistenza in supporto. La situazione generale è in consolidamento.

Il titolo FinecoBank si trova in questo momento su massimi storici che rendono l’analisi tecnica più difficoltosa.

Tuttavia, restringendo l’analisi alle ultime candele rialziste, si può osservare la formazione di un primo livello di resistenza, mentre gli oscillatori non dimostrano conformazioni in divergenza se non piccoli scarichi da ipercomprato che potrebbero proiettare il titolo verso nuovi massimi.

Qualche informazione utile è possibile trarla dall’analisi dei posizionamenti netti corti degli istituzionali che evidenziano la presenza del fondo Marshall Wace sul titolo Fineco, seppur con una posizione esigua dell'1,02% sul flottante, che nel caso di Fineco corrisponde anche alla percentuale sul capitale sociale in quanto il titolo ha un flottante pari al 100%. Questo rende il titolo Fineco non scalabile.

Ci sono dei titoli che più di altri sta seguendo con interesse in questa fase di mercato? Ci può fare dei nomi?

Seguiamo con interesse il modesto storno che si è avuto sul titolo Stellantis, principalmente legato alla riduzione della produzione per mancanza di micro-chips.

Il titolo con un beta pari ad 1 rispetto al suo indice settoriale eurostoxx automotive, è su un livello supportivo interessante a 17 euro.

Stellantis sembra aver risentito meno di tale carenza rispetto all’omologo tedesco Volkswagen, anch’esso arrivato su un livello supportivo importante in area 198 euro e da lì ripartito.

Interessante è anche il trend rialzista innescato dal titolo San Lorenzo. La sua struttura tecnica ci porta a ritenere interessanti eventuali ritorni in area 25,80 con possibile stop loss della posizione a 25 euro.