Ftse Mib: a rischio nuovi cali? Buy Unicredit, Intesa e Tenaris?

La spinta del Ftse Mib sembrava potesse avere delle caratteristiche di positività più ampie, ma non è stato così per ora. La view di Gerardo Murano.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gerardo Murano, consulente finanziario indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib è in recupero dopo aver lambito l’area dei 22.000. Come valuta l’attuale scenario?

L’incontro di Jackson Hole anche se non formalmente, è molto seguito dagli investitori internazionali e c’è grande interesse per il discorso odierno del presidente Powell.

Quello a cui abbiamo assistito a Piazza Affari è stato un movimento di recupero che ha visto il Ftse Mib salire dai 20.000 ai 23.000 punti, con una fase di storno che si è attestata al 38,2% di ritracciamento di Fibonacci. 

Al momento siamo ancora in una zona relativamente tranquilla, ma gli indicatori algoritmici non mostrano particolare vivacità per il Ftse Mib che è ancora al di sotto della media esponenziale a 20 periodi.

Per ora la strategia operativa più ovvia è quella di aprire posizioni short al cedimento dei 22.000 punti di Ftse Mib, con un target in area 21.200.

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Segnali di forza, che però non necessariamente devono coincidere con una strategia long, sarebbero da associare al superamento dei 23.200 punti, massimi relativi raggiunti di recente.

La spinta del Ftse Mib sembrava potesse avere delle caratteristiche di positività più ampie, ma al momento ciò non si è ancora verificato.

A pesare è anche la correlazione con gli altri indici internazionali che stanno rallentando in questa fase. Il Ftse Mib ha visto una crescita inferiore rispetto ad altri listini, sia dell’area euro che americana, ed è chiaro che non c’è per ora un interesse particolare da parte degli investitori nei confronti dell’indice italiano. 

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

I bancari sono i temi che hanno guidato prima il movimento al rialzo e ora quello al ribasso.

Unicredit, che aveva superato di poco i 10,2 euro, è tornato verso i 9,2 euro, dove si è formato un pivot ribassista, quindi al cedimento di tale soglia potremmo avere nuovi cali verso quota 8,6 euro.

Al momento sia gli indicatori algoritmici che le medie mobili sono incrociati al ribasso ed è quindi difficile attendere dei segnali di positività che sarebbero da associare al superamento dei 9,8 euro, ma sarà la violazione dei 10,2 euro  a fornire un input rialzista.  

Unicredit quindi al momento è leggermente più debole rispetto all’indice, ma lo è ancora di più Intesa Sanpaolo che dopo aver avvicinato area 1,9 euro ha stornato verso quota 1,7 euro.

Questa soglia è un supporto, ma anche un pivot low ribassista, il cui cedimento aprirà le porte a un calo verso 1,6 euro, soglia di minimo abbastanza significativa.

Tenaris in queste ultime sedute ha catalizzato non pochi acquisti a Piazza Affari. Qual è la sua view su questo titolo?

I petroliferi sono stati trainati anche dall’importante scoperta di un giacimento di gas annunciata da ENI. Tenaris è stato uno dei principali beneficiari, fornendo spunto di allungo interessanti.

Il superamento dei 13,5 euro ha fornito un nuovo input rialzista, quindi al momento la proiezione verso l’area dei 15,2 euro è fattibile.

Qualora ci fosse un effetto mercato, quindi uno storno del Ftse Mib e un traino al ribasso anche per Tenaris, è probabile che il titolo rimanga all’interno dell’intervallo tra i 13 e i 13,5 euro, fornendo una buy opportunity. 

Qual è il suo giudizio su Stellantis?

Stellantis ha dato vita a un rialzo decisamente interessante, passando da 11,25 a 15 euro ed è sicuramente tra i titoli più forti in questa gamba rialzista del Ftse Mib da luglio a metà agosto.

Anche per Stellantis stiamo assistendo a una fase di storno e il movimento di ritracciamento è in linea con quello del Ftse Mib.

Abbiamo la formazione di un pivot low a 13,65 euro, quindi alla rottura di questo livello si potrebbe avere un allungo ribassista verso i 12,7 euro.

Difficile impostare in ottica di trading delle strategie long se non al superamento dei massimi di periodo, quindi alla violazione dei 15 euro.    

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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