Ftse Mib: correzione più dura? ENI, Saipem e Bper, che fare?

Il Ftse Mib è entrato in una dinamica correttiva evidente, con una seduta di breakout ribassista: quali scenari? La view di Pietro Paciello.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Pro Markets Sagl, Asset Management Company, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.

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Il Ftse Mib è tornato a mettre sotto pressione area 27.500 dopo aver fallito l’allungo nei giorni scorsi. Prove tecniche di una correzione più ampia?

Credo che siamo entrati in una dinamica correttiva abbastanza evidente, quindi il mio posizionamento sui mercati è ribassista, anche se non in maniera troppo violenta.

Per quanto riguarda il Ftse Mib in particolare, mi sembra che quella di venerdì sia una seduta di breakout short, con primo target in area 27.250 e obiettivo successivo in area 27.000.

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In caso di violazione anche di questa soglia psicologica non escluderei una discesa di almeno 1.000 punti più in basso. Per ora è un accenno di short, ma ritengo che ci siano i presupposti per assistere a una correzione più ampia del Ftse Mib.

Alla luce di recenti movimenti dl petrolio, quali indicazioni ci può fornire per due titoli oil come ENI e Saipem? 

I settori trainanti di questo periodo vedono anche quello petrolifero tra i protagonisti.

Il petrolio è rimasto uno dei pochi asset strategici ancora con una chiara impostazione rialzista e questo ha permesso di vedere i titoli del settore ben correlati e in ottimo stato di salute.

Nelle ultime ore intravedo una resistenza ormai vicina per il petrolio che mi fa pensare ad un suo ciclo maturo e che si dovrebbe riflettere in prese di beneficio abbastanza consistenti sui titoli del settore.

ENI avrebbe un obiettivo di esaurimento rialzista in zona 13,65 euro che faccio fatica a pensare venga raggiunto nei prossimi giorni.

Qualora il titolo dovesse raggiungere il livello dei 12,8 euro ci presenterebbe una dinamica correttiva abbastanza violenta verso area 12 euro.

Per il momento non ho un posizionamento short su ENI, ma qualora dovesse effettuare una chiusura giornaliera sotto area 12,8 euro, sicuramente proverei la variabile ribassista.

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Il grafico di Saipem è molto meno ben strutturato rispetto a quello di ENI e ciò che mi ha colpito in particolare è che tre giorni fa ha disegnato un perfetto doppio massimo relativo in zona 2,0175 euro.

Questo per me rappresenta una sorta di target price di breve per Saipem, su cui sono già entrato in posizione ribassista ai valori attuali.

Mi aspetto una decelerazione abbastanza consistente, considerando che il titolo si presenta in divergenza ribassista. Per Saipem il primo obiettivo short è a 1,875/1,87, con stop sopra 2,02/2,025 euro.      

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Banco BPM e Bper Banca offrono a suo avviso spunti interessanti sui valori attuali? Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Il risiko che si è scatenato nei giorni scorsi ha sicuramente contribuito a sostenere il Ftse Mib, infarcito di titoli del settore finanziario. 

Anche su Banco BPM però inizio ad intravedere dei segnali di potenziale decelerazione.

Va detto che il titolo non ha completato il target rialzista di lungo, ma mi sembra che sia partita una dinamica di decelerazione anche sui bancari.

In particolare Banco BPM ha rotto quota 2,85 euro, supporto dinamico di breve, e teoricamente dovrebbe proiettarsi verso zona 2,7 euro, con un supporto abbastanza interessant a 2,6 euro.

Anche Banco Bpm si caratterizza per un perfetto doppio massimo, quindi la negazione dell’ipotesi ribassista appena descritta sarebbe sopportabile in termini di stop.

Questo perchè sopra 2,93 euro valuterei l’ipotesi correttiva come errata, chiudendo la posizione short.

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Situazione tecnica un po’ differente quella di Bper Banca che è cresciuta bene negli ultimi giorni.

Non ho ancora un segnale short sul titolo, quindi in questo caso mi limito a indicare dei target grafici molto chiari ed evidenti per chi volesse continuare a operare.

Per i rialzisti abbiamo un target in zona 2,065 euro, mentre per i ribassisti vedo un’area di supporto a 1,85 euro prima e poi a 1,7 euro.

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STM si lascia alle spalle un’altra settimana molto volatile. Cosa può dirci di questo titolo?

STM vive una settimana volatile perchè è un perfetto clone del Nasdaq e il minimo segnato nei giorni scorsi in area 42 euro è molto significativo.

Intendo dire con questo che l’eventuale apertura di posizioni short la subordinerei alla violazione di area 42 euro, sotto cui STM potrebbe accelerare verso area 39 euro.

Allo stato attuale non comprerei STM perchè vedo il Nasdaq abbastanza debole-volatile.      

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Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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