Ftse Mib verso marcia indietro? Focus su Enel, Saipem e BPM

Il Ftse Mib è alle prese con l'ostacolo dei 25.000 punti, mentre al ribasso c'è un altro livello da tenere d'occhio. La view di Gerardo Murano.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gerardo Murano, consulente finanziario indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib ha provato ad avvicinare nuovamente area 25.000 da cui è stato ancora respinto. Quali le attese nel breve?

Al momento siamo ancora in un contesto neutrale a Piazza Affari e il target del rimbalzo per il Ftse Mib è in area 25.500.

Rispetto a questo livello si è creato ora un movimento oscillatorio intorno ai 24.800 punti che rappresentano il baricentro delle oscillazioni del Ftse Mib delle ultime tre settimane.

Il breakout deciso dei 25.000 dovrebbe favorire un ritorno dell’indice verso i 25.500 punti e in quell’area mi attenderei una prima fase di consolidamento per studiare le mosse delle prossime settimane.

Al momento siamo in una fase di proiezione rialzista ma in ottica intraday, mentre in ottica daily siamo ancora in un contesto neutrale.

Oltre cercare di capire meglio gli impatti della guerra in Ucraina e delle sanzioni, bisognerà anche valutare le mosse delle Banche Centrali.    

In un contesto di incertezza diversificato, è difficile assumere posizioni di medio-lungo periodo, se non su singoli asset o temi, mentre in generale, a livello di indice, prevale più un approccio stop e go.

Per il Ftse Mib, come detto prima, sarà positivo il breakout dei 25.000 punti, con target in area 25.500, mentre il cedimento dei 24.600 punti segnerebbe una retromarcia rispetto alla spinta cui stiamo assistendo adesso.

Nel breve non mi aspetto quindi un allungo rapido per il Ftse Mib che può salire ancora un po’, ma senza particolari strappi.

Come valuta l’attuale impostazione di Banco BPM e Bper Banca e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

A livello di indice Ftse Mib prevale una logica di neutralità, mentre su singoli asset il discorso è differente.

Tra questi rientra Banco BPM che ormai da tempo è al centro di probabili interesse da parte di altre banche e in questo momento si parla di Credit Agricole, ma non sarebbe la sola.

Banco BPM ha sicuramente un appeal speculativo che lo rende più interessante rispetto ad altri titoli.

In questo momento stiamo assistendo ad un avvicinamento di area 3,2 euro, dove avremo un breakout daily significativo e il superamento di questo livello con molta probabilità aprirà le porte a un allungo di almeno il 10%.

Banco BPM è sicuramente un titolo da valutare con interesse, tenendo presente che eventuali scenari negativi sarebbero da considerare al cedimento dei 2,9 euro, ma una rottura di questo tipo appare poco probabile in questo momento. 

Discorso simile per Bper Banca che, pur non essendo al momento al centro di una contesa dichiarata, è sicuramente uno dei titoli che ha maggiori possibilità di sviluppo.

Il breakout a 1,7 euro vedrà una proiezione a 1,95 euro, quindi come per Banco BPM, avremmo un appeal positivo.

La negazione dello scenario rialzista si avrà in caso di discesa sotto 1,5 euro, ma al momento riteniamo poco probabile uno sviluppo di questo tipo.

Enel si è spinto sopra i 6 euro senza però riuscire ad allungare il passo più di tanto. Ritiene interessante questo titolo?  

Enel a mio avviso non è interessante: è chiaramente uno di quei titoli da tenere in portafoglio con un orizzonte di anni ed è probabile che possa essere acquistato anche meglio rispetto ai valori attuali.

Ultimamente Enel non ha fornito alcun segnale di forza, anzi ha dato indicazioni di debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.

Il titolo è in un range di oscillazione che va avanti ormai da diversi giorni e che sembra però penalizzare le quotazioni.

Al momento anche i sistemi quantitativi su Enel sono negativi e la conferma del cedimento di area 6,1 euro fornirebbe un’ulteriore indicazione di negatività con primo approdo in ara 5,9 euro.

In ottica di trading al momento Enel non è tra i titoli più interessanti e lo diventerebbe solo al superamento dei 6,25 euro, ma per ora non sembra interessare gli investitori istituzionali.

STM sta cercando di risalire dai recenti minimi. Cosa può dirci di questo titolo?

STM è buy dalla rottura dei 34,7 euro, quindi esattamente da giovedì scorso, e ha buone possibilità di risalita con proiezioni a 38 euro in prima battuta.

Il breakout dei 35,5 euro fornisce anche un livello da monitorare in ottica intraday per la chiusura di eventuali posizioni long.

Saipem ieri ha chiuso con un rally a due cifre sulla scia della trimestrale. E’ un titolo da valutare ora?

Saipem è uno di quei titoli che hanno impresso una forte dose di preoccupazione e al momento questi timori sembrano rientrati.

Il titolo ha possibilità di ripresa importanti, ma va tenuto in portafoglio per periodi di tempo limitati. In questo momento Saipem può crescere fino a 1,5 euro e dopo attenderei ulteriori conferme.

In linea generale il titolo è sottovalutato e vale la pena puntare su Saipem una parte del proprio portafoglio con un approccio speculativo.

Ottimo il superamento di 1,2 euro, con target a 1,45/1,5 euro che offre quindi margine di upside nel breve.

E’ difficile che ci siano elementi di discesa preoccupanti, quindi il rapporto rischio-rendimento per Saipem è sicuramente interessante ora.    

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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