Ftse Mib verso test dei minimi dell’anno? ENI e Saipem buy?

Il Ftse Mib è ancora in trend ribassista e sotto una soglia di prezzo ben precisa si apriranno scenari negativi pesanti. La view di Roberto Scudeletti.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib si lascia alle spalle una settimana pesante. Come valuta i movimenti delle ultime sedute e quali le attese nel breve?

Il Ftse Mib è ancora in trend ribassista, con i tentativi di rimbalzo respinti correttamente da una importante resistenza settimanale verso altrettanto fondamentali supporti mensili.

Nel breve, sulla tenuta della media a 24 periodi e soprattutto della media a 200 mensile tra 23.535-23.245, potremo assistere ad un rimbalzo dei corsi, con spazio per le resistenze giornaliere tra 24mila e 24390 e la media a 12 periodi settimanale di cui sopra a 24.451 punti.

Solo sopra i 24.480-24.500 punti ci sarà un ulteriore rialzo del Ftse Mib verso zona 24.800-25.200 punti, con eventuale estensione sui successivi ostacoli multi frame tra 25.600 e 25.800 punti che, almeno in un primo momento, dovrebbero vedere il ritorno dei venditori.

Viceversa, triste sarà la perdita della media a 200 periodi mensile, poiché sotto i 23.245 punti assisteremo ad un progressivo e forse parziale ritorno del Ftse Mib sui minimi dell’anno, con supporti intermedi intorno ai 23mila ed estensione a 24.465 e sulla media a 200 settimanale a 22.220 punti.

Questo è l’ultimo baluardo prima del crollo definitivo a 21.915-21.060 punti, attualmente improbabile, ma si sa il mercato ha sempre ragione.

Come valuta l’attuale impostazione di ENI e Saipem e quali strategie ci può suggerire  per entrambi?

ENI ha seguito un trend rialzista, confortato dall’aumento del prezzo del petrolio, con recente massimo relativo, seguito da una improvvisa impennata della volatilità, correzione su importante supporto giornaliero, recente doppio top decrescente e presente fase di incertezza laterale.

Infatti, sulla rottura rialzista di 11,50 euro, il titolo ha proseguito la positività, con top a 14,852 euro, recente profonda correzione a 12,31 euro con recupero sopra la media a 100 periodi giornaliera, secondo massimo inferiore a 14,43 euro e attuale fase interlocutoria in zona 12,80-13,80 euro circa.

Sopra 13,80 euro è possibile per ENI un ritorno dello scenario rialzista, con supporti a 13,20-12,90 euro e resistenze a 14,65-15,30 euro.

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Saipem risulta essere in trend ribassista di medio lungo periodo, accentuato nel breve dall’ennesimo crollo successivo ad un ampio gap down (apertura con prezzo notevolmente inferiore a quello di chiusura precedente), con rimbalzi per ora respinti dai venditori, seppure il prezzo dia segnali di ripresa sopra supporti giornalieri.

Nel concreto, dopo la recente falsa rottura rialzista sopra i 2 euro, Saipem ha chiuso a 1,935 euro, per poi riaprire a 1,50 euro circa e sfondare anche il supporto psicologico di quota 1 euro, con minimo di breve a 0,91 euro, rimbalzo respinto da quota 1,19 euro circa, ennesima correzione con tenuta della media a 24 periodi giornaliera, rialzo importante verso 1,30 euro, con attuale pesante ritorno dei venditori a 1,08-1,16 euro.

Un ulteriore rialzo verrà espresso da Saipem al superamento di 1,17 euro, con supporti a 1,114 e 1,086 euro e resistenze a 1,258 e 1,324 euro.

FinecoBank è crollato in chiusura di settimana, mentre si è difeso decisamente meglio Azimut. Qual è la sua view su entrambi i titoli?

FinecoBank dopo una decisa strada del rialzo, caratterizzata da minimi e massimi crescenti effettua la falsa rottura di un livello di prezzo intero, con relativa inversione ribassista, timidi tentativi di rimbalzo, ostacolati da importanti resistenze giornaliere, sino al nuovo presente tracollo.

In concreto, dopo un trend positivo, seppure frammentato da importante correzioni, peraltro su minimi crescenti e tenuta di importanti supporti, al superamento dei 17 euro non confermato, FinecoBank inizia una discesa intorno ai 14,65 euro, approfondimento poco sotto 12 euro, con la risalita ostacolata dalla media a 50 periodi giornaliera a 14,60 euro e più recentemente dalla media a 12 periodi a 13,40 euro circa, con attuale discesa a 12,35 euro.

Solo sopra 13,30 euro potremo avere un nuovo rialzo per FinecoBank, con supporti a 12,24 e 11,84 e resistenze a 13,84-14,34 euro.

Azimut era protagonista di un trend rialzista da manuale dell’analisi tecnica, con massimi e minimi perfettamente crescenti, sino al recente doppio top e la presente fase di profonda correzione, con tentativo di rimbalzo ostacolato da una importante resistenza giornaliera.

Infatti, sulla rottura sopra i 16 euro, Azimut ha intrapreso un deciso rialzo che, tra correzioni e riprese, è giunto su un doppio massimo decrescente a 27,22-26,73 euro, con forte discesa sino alla falsa rottura ribassista dei 18 euro e attuale ripresa ostacolata dalla media a 50 periodi daily intorno a 20,60 euro circa.

Un nuovo impulso rialzista si avrà per Azimut sopra i 20,80 euro, con supporti a 19,80 e 19,40 euro e resistenze a 22,20-23,40 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: A2A, INTERPUMP, MONCLER, RECORDATI, al rialzo e BANCA GENERALI, CNH INDUSTRIAL, EXOR, ITALGAS, SNAM al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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